SBIC AL GRUPPO GEROSOLIMO: NON IGNAVI MA CONTRO CHI TIENE LA CITTA’ IN OSTAGGIO
“Altro che ignavi: i sulmonesi, alle elezioni, ci hanno assegnato un compito: fare la minoranza in Consiglio comunale e lottare contro i capi e capetti che da ormai troppi anni tengono in ostaggio la città”. E’ la replica di Sbic alle accuse lanciate ieri dal gruppo consiliare vicino all’assessore regionale Andrea Gerosolimo. I consiglieri comunali di Sulmona al Centro hanno infatti ricordato che all’appello per le dimissioni in blocco la scorsa settimana è mancato solo Alessandro Lucci, consigliere di Sbic. I “gerosolimiani” avrebbero voluto quelle dimissioni per determinare lo scioglimento del Consiglio comunale e nuove elezioni. “Questi gran strateghi nel bicchier d’acqua non avevano previsto la mossa PD (D’Alfonso) che ha commissariato il partito e ha costretto i consiglieri comunali dimasciani a dire, con la coda tra le gambe, che non avevamo mai pensato di dimettersi – sottolinea Sbic – le pedine sullo scacchiere non sanno come comportarsi, aspettano le imbeccate; ma anche i manovratori sbagliano. Quelli di Gerosolimo non riescono a capire che SBiC ha deciso di mettere i bastoni fra le ruote di capi e caletti”. E Sbic fa notare che loro non sono come “QdG (Quelli di Gerosolimo) che, eletti (3 su 4) in maggioranza, se ne sono andati in minoranza e adesso tornano in maggioranza per preparare la presa del PD da parte di Gerosolimo. Strategia che francamente non ci interessa affatto. Tantomeno, crediamo, interessi i sulmonesi che stanno pagando amaramente per l’immobilismo amministrativo al quale Ranalliani, Lacivitiani, Dimasciani e, ora, Gerosolimiani hanno condannato la città.adesso tornano in maggioranza per preparare la presa del PD da parte di Gerosolimo. Strategia che francamente non ci interessa affatto. Tantomeno, crediamo, interessi i sulmonesi che stanno pagando amaramente per l’immobilismo amministrativo al quale Ranalliani, Lacivitiani, Dimasciani e, ora, Gerosolimiani hanno condannato la città”. Sbic conclude ribadendo di essere lista “orgogliosamente civica”.