RAPINO TENTA MEDIAZIONE IN EXTREMIS, GRUPPO GEROSOLIMO ATTACCA SBIC
E’ probabile che già entro oggi si decidano le sorti del sindaco Giuseppe Ranalli, dell’amministrazione comunale e del centrosinistra di palazzo S.Francesco. In serata, stando alle ultime indiscrezioni trapelate, il segretario regionale del partito, Marco Rapino, dovrebbe compiere un estremo tentativo di ricucitura tra il sindaco stesso e il gruppo consiliare Pd, al momento ancora lontani da quest’obiettivo. Ad una settimana esatta dal commissariamento del circolo cittadino dem, nel partito maggiore della coalizione sembra finora prevalere la convinzione che margini di ricucitura tra il partito e il sindaco siano assai ristretti, salvo ripensamenti da una parte o dall’altra per superare i veti reciproci. Da una parte il Pd vuole riprendere in mano la situazione, rimettendosi al centro della coalizione e dell’amministrazione comunale, come dichiarato dallo stesso Rapino lunedi sera. Dall’altra parte il sindaco da sempre ha puntato a conservare una sua libertà d’azione rispetto al Pd, gruppo consiliare e dirigenti locali, privilegiando i suoi più fedeli collaboratori, espressione del gruppo civico Pronti per cambiare. Dunque se le posizioni resteranno immutate il Pd aprirà le porte all’uscita di scena del sindaco e quindi al ricorso a nuove elezioni. Ma per evitare un commissariamento lungo del Comune, da qui alla primavera dell’anno prossimo, sarà necessario sciogliere il Consiglio comunale entro il prossimo 24 febbraio, come disposto dall’articolo 8 della legge 142 del 1990. Solo in questo caso nuove elezioni potranno svolgersi entro la prossima primavera. Intanto in una nota diffusa in tarda mattinata i consiglieri comunali di Sulmona al Centro, gruppo vicino all’assessore regionale Gerosolimo, Gianfranco Di Piero, Luigi Santilli, Daniele Del Monaco e Alessandro Pantaleo, ribadiscono, secondo quanto già riferito ieri da Reteabruzzo, l’impegno ad una valutazione responsabile dei problemi della città e auspicano una giunta tecnica “composta da persone con comprovata esperienza professionale e non riconducibili a partiti o a forze politiche presenti nell’assise civica”. Ricordano che “in quanto forza di minoranza, avevamo manifestato la disponibilità a rassegnare le nostre dimissioni, analogamente ad altre forze presenti in consiglio comunale (anche di maggioranza). Preso atto dell’ambigua posizione del rappresentante di Sbic Alessandro Lucci, che scegliendo di non decidere, si è comportato come gli ignavi di dantesca memoria” la settimana scorsa si sono rese impossibili le dimissioni in blocco di consiglieri comunali, per aprire la strada allo scioglimento del Consiglio comunale e a questo punto, “Ranalli, se ne avrà la forza e la voglia, proceda con immediatezza e senza indugio alcuno alla formazione della giunta, presentandosi in Consiglio Comunale e rivolgendosi alla città; altrimenti rassegni il suo mandato” concludono i consiglieri comunali.