GASDOTTO, GEROSOLIMO ROMPE IL FRONTE DEL NO E INFIAMMA LA POLEMICA
L’assessore regionale Andrea Gerosolimo rompe il fronte dell’unità nella battaglia contro centrale e gasdotto Snam ed una sua dichiarazione ai ragazzi del Liceo scientifico Fermi torna ad infiammare la polemica, facendo riemergere il sospetto che i giochi sul gasdotto siano già fatti. A denunciarlo sono stati questa mattina i consiglieri comunali Luigi La Civita, Mimmo Di Benedetto e Alessandro Lucci in conferenza stampa con i Comitati cittadini per l’Ambiente. “In un incontro con i ragazzi del liceo scientifico l’assessore regionale ha dichiarato di essere favorevole alla centrale elettrica, al posto di quella a gas ma siccome il territorio gli chiede altro lui segue il territorio” ha riferito Lucci stigmatizzando questo atteggiamento dell’assessore regionale, che poi agli stessi liceali avrebbe detto che se s’impedirà la costruzione della centrale elettrica, facendo realizzare quella a gas, ne saranno responsabili i cittadini del comitato. “Siamo preoccupati seriamente di questo episodio – ha aggiunto Di Benedetto – a fronte di un impegno solenne preso dalla Regione contro il gasdotto e la centrale ascoltare certe dichiarazioni è solo segno di schizofrenia politica, davanti a giovani poi è anche un messaggio altamente diseducativo”. Per Di Benedetto “altrettanto preoccupanti risultano inerzia e silenzio delle istituzioni cittadine, provinciali, regionali e degli stessi parlamentari, che hanno deliberato netta contrarietà all’opera e poi non fanno nulla per rendere concrete quelle decisioni, in questo modo si discreditano le istituzioni e non si rispettano i cittadini”. La Civita ha chiosato ritenendo “molto ambiguo l’atteggiamento della politica su questo caso, marcando un’incoerenza evidente tra obiettivi fissati in atti istituzionali e comportamenti effettivi”. Lo “strano silenzio di passività delle istituzioni, da quelle cittadine, a cominciare dal sindaco Giuseppe Ranalli, fino alle istituzioni parlamentari e di governo” è stato sottolineato dal leader dei comitati, Mario Pizzola, che ha auspicato una “forte mobilitazione dei cittadini, di tutte le categorie della città, dei sindaci e della cittadinanza del territorio per rispettare la volontà espressa dalle istituzioni, in nome dei cittadini, contro un progetto che danneggia il territorio e che può avere anche percorsi alternativi, come del resto è negli impegni fissati dalla commissione Ambiente della Camera dei deputati”.