COMITATI SCRIVONO AL PREMIER RENZI “NON CONTRASTATE LA VOLONTA’ POPOLARE E ISTITUZIONALE”
Sul caso Snam, hanno scritto al premier Renzi i comitati ambientalisti sulmonesi, chiedendo al Governo di rispettare la Costituzione e, quindi, di non adottare alcun atto che sia in contrasto con la volontà popolare ed istituzionale, attuando nel contempo quanto deciso, in merito, dal Parlamento. I comitati, inoltre, chiedono di aprirsi al dialogo con i cittadini e di organizzare a Sulmona un confronto pubblico che veda la partecipazione di un autorevole rappresentante del Governo, come il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti.
Ecco la lettera inviata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Sig. Presidente,
dalla corrispondenza intercorsa a fine dicembre con la Regione Abruzzo, si evince che il Governo è fermamente intenzionato ad autorizzare la costruzione della centrale Snam a Sulmona, funzionale al metanodotto “Rete Adriatica”. Avvertiamo l’obbligo di farLe presente che tale decisione sarebbe lesiva dei principi costituzionali che sono alla base del nostro Stato democratico.
La Costituzione, infatti, attribuisce la sovranità al popolo, che la esercita attraverso i propri rappresentanti liberamente eletti; e i rappresentanti del popolo a tutti i livelli – dal Comune fino al Parlamento – hanno espresso la propria contrarietà all’opera progettata dalla Snam. In particolare la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, con una risoluzione approvata alla unanimità il 26 ottobre 2011, ha impegnato il Governo a disporre la modifica del tracciato, escludendo la fascia appenninica, e ad istituire uno specifico tavolo tecnico istituzionale per la individuazione di soluzioni alternative.
Il 17 dicembre scorso, con una lettera a Lei consegnata, 14 Parlamentari sia di maggioranza che di opposizione hanno ribadito la contrarietà al progetto Snam sollecitandoLa a dare attuazione alla volontà del Parlamento, finora disattesa.
Il dissenso sull’opera, oltre che dalle Istituzioni, è stato ripetutamente espresso anche dalle varie componenti della società civile e dai rappresentanti più autorevoli della nostra comunità. Alcuni giorni fa, al riguardo, è tornato a levare la propria voce il Vescovo di Sulmona Valva, Monsignor Angelo Spina, il quale ha ribadito “il no chiaro e fermo al metanodotto Snam e alla centrale in località Case Pente a Sulmona”. Il Vescovo ha proseguito affermando : “I cittadini hanno fatto sentire la loro voce corale e decisa, gli enti preposti si sono pronunciati per il no, motivando punto per punto le ragioni del no. In un Paese democratico i cittadini vanno ascoltati, come pure vanno tenute presenti le delibere degli enti, nulla deve essere anteposto al bene comune dei cittadini”.
Ci aspettiamo, pertanto, che Lei, nel pieno rispetto della nostra Costituzione, non adotti alcun provvedimento che sia in contrasto con la volontà popolare ed istituzionale e dia, invece, attuazione a quanto deciso in merito dal massimo organo elettivo, il Parlamento.
Convinti, altresì, che solo attraverso il confronto democratico può essere perseguito il bene comune, siamo a chiederLe di voler programmare, per i prossimi giorni, un incontro pubblico tra tutti i soggetti interessati, da tenersi qui a Sulmona e che veda la partecipazione di un autorevole rappresentante del Governo, come il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti.
Nell’attesa di una cortese risposta, inviamo i nostri migliori saluti.
Per i Comitati cittadini per l’ambiente
Mario Pizzola
Giovanna Margadonna