ABUSI SESSUALI, IL FIGLIO DAVANTI AL GIUDICE CONFERMA LE ACCUSE CONTRO IL PADRE
Tra tanti non ricordo e momenti di incertezza, il figlio (oggi dodicenne) ha confermato davanti al giudice le accuse contro suo padre di abusi sessuali che sarebbero stati commessi nei suoi confronti. Un’udienza drammatica e delicata quella che si è tenuta oggi pomeriggio nell’aula del Tribunale di Sulmona, nell’incidente probatorio, a porte chiuse, ordinato dal giudice Marco Billi, per accertare l’attendibilità del bambino, il quale accusa il padre di gravissimi reati. Violenze fisiche e psicologiche che avrebbe subito dall’agosto 2013 all’agosto dell’anno seguente e soprattutto rapporti sessuali ai quali il genitore avrebbe obbligato il figlio anche in compagnia di altre persone. L’udienza ha avuto inizio con alcune eccezioni preliminari proposte dai difensori dell’indagato, gli avvocati Alessandro Margiotta e Catia Puglielli: la prima sulla nomina di un curatore speciale che rappresenti processualmente il minore nel giudizio e l’altra di ampliare il procedimento anche nei confronti delle altre quattro persone che avrebbero abusato del minore insieme al padre. Rigettata la prima istanza dal Gip, il quale, invece, ha rimesso alla Procura ogni eventuale decisione in merito alla seconda richiesta della difesa. Successivamente ha avuto luogo il racconto del bambino, il quale, nell’interrogatorio durato oltre due ore, tra vuoti di memoria, ha confermato la presunta violenza subita. La testimonianza del dodicenne dovrà essere vagliata dal perito che ha ottenuto dal Giudice 90 giorni per depositare la relazione dettagliata sull’attendibilità del minore riguardo gli episodi contestati al padre. La prossima udienza è stata fissata al 3 maggio prossimo per l’esame del perito. “Attendiamo fiduciosi l’esito dell’accertamento del perito ritenendo l’indagato del tutto estraneo ai fatti contestati”, affermano gli avvocati difensori Puglielli e Margiotta, “tenendo conto che negli atti esiste un accertamento medico fatto eseguire dalla madre sul bambino qualche giorno dopo la presunta violenza subita, dal quale non emergerebbero violenze sessuali”. L’uomo era finito sotto inchiesta nel novembre scorso, con le pesanti e gravi accuse mosse contro di lui dal figlio. Accuse elencate dal sostituto procuratore Aura Scarsella nel capo di imputazione dell’inchiesta. Le indagini sono state portate avanti dalla squadra anticrimine del commissariato di polizia sulmonese, guidata dall’ispettore capo Daniele L’Erario, avviate in seguito alle rivelazioni della madre, alla quale il figlio aveva confidato i suoi racconti.