FINISCE IN PROCURA IL CASO SULLA SICUREZZA DELLA SCUOLA DI VALLE MADONNA A PRATOLA
E’ finito sul tavolo della Procura il caso sulla sicurezza della scuola elementare di via Valle Madonna, che negli ultimi tempi ha sollevato preoccupazioni tra i cittadini e polemiche tra i banchi dell’aula consiliare, con tanto di incontri serrati, avvenuti un mese fa, nella residenza comunale tra i vertici dell’amministrazione comunale, insegnanti e comitato dei genitori. A far scattare le indagini da parte della Forestale di Sulmona, per verificare se ci siano i requisiti di tenuta dell’edificio scolastico in caso di scossa sismica, è stato un manifesto, che l’opposizione aveva affisso sulle mura del paese il 10 dicembre scorso, lamentando una precaria sicurezza in caso di terremoto per la scuola. Nei giorni scorsi, gli uomini della Forestale hanno raccolto tutta la documentazione relativa alla scuola di Valle Madonna, rimettendo una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica, ipotizzando eventuale reato di omissione di atti d’ufficio da parte degli amministratori pubblici.
Le preoccupazioni, espresse sinteticamente nel manifesto, facevano riferimento al fatto che nulla fosse stato messo in atto da parte di chi di dovere, a distanza di sette mesi, cioè da quel 15 aprile 2015 in cui fu firmata una relazione tecnica sull’analisi di vulnerabilità dell’edificio pre-intervento, dichiarando in sostanza che la scuola presenterebbe una grave criticità in caso di sisma. Ecco, dunque, che i consiglieri di minoranza presentarono un’interrogazione (indirizzata anche all’attenzione del Prefetto), a cui fu data risposta. Battaglia consumata a colpi di comunicati stampa. Il gruppo di minoranza fa leva su esempi di edifici chiusi con ordinanze sindacali in altri paesi, perchè risultavano con le stesse criticità, citando il caso di una scuola di Bugnara e, nelle ultime settimane, una casa di risposo ad Avezzano. Dal canto suo, la maggioranza accusò con una nota l’opposizione di essere “senza scrupoli” in quanto strumentalizza “legittime apprensioni dei genitori per un meschino gioco politico”, “mettendo al centro di una battaglia politica la sicurezza dei bambini scaricando sull’amministrazione le conseguenze tragiche di eventi sismici” pur di osteggiare un progetto; ricordando sia di “aver ereditato scuole vecchie e non antisismiche concepite con canoni di ingegneria e di architettura ormai superati”, sia l’ottenimento di 7 milioni di euro per costruire il nuovo plesso scolastico. A fare chiarezza, dunque, riguardo al fatto se la scuola di Valle Madonna, che ospita 160 bambini, sia sicura o meno, adesso sarà la Procura.
Commento del sindaco (clicca)