UN CAPPELLANO IN “CONDOMINIO”: PERPLESSITA’ NELLE DUE CONFRATERNITE

Anche l’Arciconfraternita della SS.Trinità ha il suo cappellano. E’ don Gilberto Uscategui, parroco di S.Francesco della Scarpa, S.Maria della Tomba e S.Domenico. Don Gilberto, nominato la settimana scorsa dal vescovo Angelo Spina, è già cappellano dell’altra confraternita sulmonese, quella di S.Maria di Loreto, attualmente commissariata dal vescovo che a suo tempo nominò al suo vertice il commercialista Pietro Ciccarelli. Ma essendo parroco delle due circoscrizioni don Gilberto, a buon diritto, è diventato assistente spirituale anche dei trinitari. A comunicare la nomina è stato domenica scorsa lo stesso vescovo che ha incontrato i Trinitari nella loro chiesa. Direttivo e comunità trinitaria erano in attesa del cappellano dall’agosto scorso, quando dall’Arciconfraternita era andato via don Vittorio D’Orazio, alla veneranda età di 101 anni, nominato cappellano nel 1990, quando era Rettore il dottor Alfonso De Deo. “Il vescovo ha annunciato la nomina  in un incontro avuto con il Rettore dell’Arcisodalizio, Antonio Di Nino, il Consiglio direttivo e i confratelli e le consorelle, nella chiesa trinitaria – si legge nel sito della Diocesi – Prima dell’annuncio il vescovo ha letto lo Statuto dell’Arciconfraternita, ha ricordato come il Cappellano sia rappresentante dello stesso vescovo e quindi della Chiesa in seno al sodalizio ed ha elencato i compiti di assistenza e di governo spirituale che spettano al Cappellano. I Trinitari, attraverso il Rettore, hanno ringraziato il Vescovo della nomina annunciata, unendosi in preghiera per il nuovo Cappellano”. Ma l’annuncio della nuova nomina qualche perplessità l’ha pure suscitata. Alcuni confratelli trinitari hanno espresso il timore che don Gilberto, già titolare di tre parrocchie e cappellano dei lauretani, non abbia abbastanza tempo per curare anche gli affari spirituali dell’Arciconfraternita di vico Ospedale. Alle perplessità dei trinitari si è aggiunta quella delle mozzette verdi, che non gradirebbero del tutto il fatto che il loro cappellano sia anche cappellano dei trinitari, considerando la storica rivalità tra i due sodalizi. Adesso toccherà al sacerdote verificare sul campo le sue capacità, per venire incontro alle legittime attese sia dei parrocchiani che dei due sodalizi.