ANCHE LE STATUE DI SULMONA DICONO NO A CENTRALE E METANODOTTO
Anche le statue di Sulmona contro centrale e metanodotto. Mascherine antipolvere per attirare l’attenzione e “dichiarazioni” su ogni busto che ricordano gli articoli della Costituzione, l’Enciclica di Papa Francesco, l’importanza di reagire e di spronare la popolazione. Una trovata originale e significativa per chiamare a raccolta i cittadini della Valle Peligna ad alzare la voce e ad aderire alle iniziative che i comitati civici mettono in campo contro la realizzazione della centrale e del metanodotto nel territorio peligno. Si tratta di un’iniziativa messa in atto ieri dai gruppi AltreMenti e Zona Alternativa 1000 Watt . Il busto di Carlo Tresca, nella sua rivendicazione rilasciata nella Villa Comunale, si è così espresso: “Agitatevi cari concittadini! Questo progetto è molto pericoloso per il nostro territorio, scendete in piazza tutti insieme, dagli studenti alle categorie produttive e alle istituzioni. Proclamate uno sciopero generale territoriale contro la centrale e il metanodotto Snam!”. Ha preso posizione a favore della difesa dell’ambiente anche Simon Bolivar da Piazza Venezuela. Il libertador latinoamericano ha spronato la popolazione locale a seguire l’esempio degli indigeni dichiarando “La pachamama, la madre terra, per noi latinoamericani è sacra. Va difesa con tutti i mezzi possibili, la sua salvaguardia è dovere di tutti. L’uomo deve vivere in armonia con la natura, non distruggerla. Fate come gli indigeni latinoamericani, non lasciate la vostra terra nelle mani di chi vuole fare solo profitto! L’unica lotta che si perde è quella che si abbandona!”.
Nei pressi del tribunale, si è voluto esprimere anche il filosofo e giurista sulmonese Giuseppe Capograssi indossando a sua volta la mascherina. Ha voluto ricordare gli articoli della Costituzione Italiana che richiamano la tutela dell’ambiente e della salute. “Cari conterranei, voglio ricordarvi due articoli della nostra Costituzione. L’articolo 9 recita: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio artistico della Nazione”. Mentre nell’articolo 32 è scritto: ” La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Più che a voi forse devo ricordarlo al nostro sindaco, al presidente di regione e al nostro primo ministro. Fermate il progetto della centrale e del metanodotto Snam in Valle Peligna”.
In ultimo, Celestino V, legato alle nostre terre, lungo Corso Ovidio ha ricordato l’ultima enciclica di Papa Francesco sull’ambiente, la Laudato Si’, con queste parole “Nell’Enciclica Laudato Si’ Papa Francesco ci ricorda come la difesa del Creato sia un dovere di tutti noi, credenti e non. La sua salvaguardia è alla base di un nuovo modello di sviluppo che pone al centro l’uomo e non il profitto. Cari fratelli, difendete con tutti i mezzi questo territorio, la vita dell’uomo non ha mai prezzo!”.
Grande assente il sommo poeta e nostro concittadino Publio Ovidio Nasone, probabilmente ancora scosso e provato dalle beghe legali al sapore di aglio rosso.
Come si nota dalle dichiarazioni, tutti i nostri concittadini illustri, seppur provenienti da estrazioni sociali, politiche, religiose ed epoche differenti, si esprimono con gli stessi toni contro la centrale e il metanodotto che la Snam vuole costruire sul nostro territorio.
Nell’ iniziativa sono stati utilizzati materiali rimovibili che non danneggiano le statue né l’ambiente circostante, precisano i promotori dell’iniziativa. “Abbiamo voluto organizzare questa azione simbolica e “situazionista” in pieno giorno per rimarcare la sua finalità estremamente nonviolenta ed altamente simbolica.
Notiamo in questi giorni un aumento dell’interesse su questa nostra vertenza ambientale e riteniamo che il livello dell’attenzione debba essere tenuto alto: l’azione di ieri ha proprio questa finalità. Con questa nostra iniziativa ci auguriamo che altre persone possano incuriosirsi e manifestare di conseguenza la propria contrarietà alla costruzione della centrale e del metanodotto.”