SOLDI ASL A GIORNALI, SCOPPIA IL CASO. ODG RICHIEDE DOCUMENTAZIONE.PIETRUCCI: PRONTA INTERROGAZIONE
Diventa un caso “il regalo di Natale” della Asl 1 per 16 emittenti, giornali web e blog locali (clicca)., con contributi, deliberati il 24 dicembre scorso, pari a 63.500 più Iva per la “realizzazione di spot, redazionali, interviste e quant’altro considerato utile al raggiungimento degli obiettivi del piano della comunicazione dell’ azienda sanitaria”, come recita la delibera (n. 2232). Un fatto che sta facendo discutere, nel territorio, soprattutto tra gli addetti ai lavori. Vuole vederci chiaro il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, il quale, se ieri ha inviato una comunicato in cui si chiedeva, tra l’altro, “quali criteri siano stati adottati, oggi richiede la documentazione sui fondi stanziati per i mezzi di informazione, inviando una lettera all’ormai ex direttore generale della Asl 1 L’Aquila-Sulmona-Avezzano, Giancarlo Silveri, e al Procuratore della Repubblica del Tribunale dell’Aquila, Fausto Cardella. “Chiedo che copia della documentazione, che gli organi di informazione ammessi a beneficiare dei contributi stanziati devono presentare a corredo delle fatture a dimostrazione dell’attività svolta, venga inoltrata all’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo” scrive il presidente Pallotta “Tale richiesta trova giustificazione nel fatto che l’allegato A della delibera chiede ai mezzi d’informazione la diffusione di comunicati stampa e la realizzazione di interviste che rappresentano strumenti non condizionabili nel corretto esplicarsi dell’attività giornalistica. La violazione di tale precetto (sancito dalla norma istitutiva della professione giornalistica, legge n.69 del 1963; ribadito dalla carta dei doveri del giornalista) è perseguibile deontologicamente. Pertanto” conclude il presidente dell’Odg d’Abruzzo “allo scopo di accertare se nella comunicazione giornalistica siano state rispettate le regole etiche della nostra professione, è indispensabile che l’organismo di autodisciplina prenda cognizione dei servizi realizzati a pagamento”. Sulla vicenda il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, annuncia la presentazione di un’interrogazione al Presidente della Regione Luciano D’Alfonso. Il caso, secondo il consigliere, evidenzierebbe “problemi e contraddizioni che attengono al delicato rapporto tra istituzioni pubbliche, in particolare quelle locali, e mass media. Se è vero” afferma Pietrucci “che la linea di demarcazione e la distinzione dei ruoli tra istituzioni e mezzi d’informazione deve essere chiara e definita perché è tra le questioni in base alle quali si misura la qualità di una democrazia è altrettanto vero che il potere pubblico, nella sua dimensione di servizio alla collettività, ha la necessità e il dovere di servirsi dei mass media per la divulgazione delle informazioni”. E aggiunge “Vanno tuttavia fugate tutte le ambiguità, innanzitutto va affermato un corretto, trasparente ed equilibrato sistema di relazioni tra istituzioni locali e mezzi di informazione. Quindi, in base ai principi individuati, occorre stabilire i criteri oggettivi di cui avvalersi per diffondere le informazioni di servizio alla collettività. Va deciso quando è legittimo spendere risorse per la pubblicità sui mass media e come scegliere di volta in volta le testate da utilizzare per un’efficace trasmissione del messaggio” conclude il consigliere “oltre che i parametri per stabilire le modalità e il valore degli investimenti”.