COMITATI “PER REGALO DI NATALE: LA CENTRALE SNAM”. PELINO “IL GOVERNO SI FERMI”

Che Sulmona riceverà per Natale la centrale di compressione della Snam ne sono convinti i comitati ambientalisti sulmonesi i quali, sostenendo che sembra non ci siano ripensamenti come per Ombrina e che “per il Governo la centrale di  compressione Snam a Sulmona ( e quindi il metanodotto) si deve fare e basta”, gridano al blocco immediato appellandosi alla politica per fermare l’impianto nella Valle Peligna. Sottolineano i comitati che il provvedimento potrebbe essere  adottato oggi stesso,  nel Consiglio dei Ministri convocato alle 16. Infatti, il Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, è stato  convocato per oggi a Palazzo Chigi. Anche la senatrice sulmonese, Paola Pelino, si schiera contro chiedendo che “il governo si fermi sul metanodotto, anche a un passo dall’autorizzazione finale,  abbandoni la protervia e l’insensibilità mostrata verso un territorio, i suoi cittadini e rappresentanti ponendosi in linea di inaccettabile continuità con gli esecutivi Letta e Monti nel disattendere la risoluzione parlamentare votata all’unanimità nel 2011 per istituire il tavolo tecnico sulla revisione del tracciato” afferma in una nota la parlamentare di Forza Italia. “Dare il via libera a un’opera così impattante è una decisione insensata che mortifica senza appello anche le richieste raccolte in un documento che ho sottoscritto insieme ad altri colleghi parlamentari dopo la conferenza stampa in Senato con i comitati cittadini, e consegnato direttamente al premier Renzi per invitarlo a fermare tutto e a dare rapida attuazione a un atto del parlamento. Ignorare la volontà dei cittadini è un atto grave di cui Renzi e il sottosegretario De Vincenti si assumeranno la responsabilità”.

Spiegano gli ambientalisti che “il provvedimento autorizzativo finale, viene adottato con la “partecipazione” della Regione. Ma questa “partecipazione” è un fatto puramente formale in quanto si estrinseca nella semplice comunicazione che il Governo fa al rappresentante della Regione. Sembra che D’Alfonso, per precedenti impegni, non andrà all’incontro. Ma questo non cambia la sostanza delle cose. Tutto inutile dunque? Inutile anche la lettera che 14 Parlamentari di 6 Regioni e di tutti gli schieramenti politici hanno recapitato nei giorni scorsi a Renzi? Ci sarà tempo per ricostruire tutte le responsabilità di questa vicenda e lo faremo nel momento appropriato.” Evidenziano “ il fallimento della Politica, quella vera, con la P maiuscola. La Politica che avrebbe dovuto difendere, in nome della Costituzione, i sacrosanti diritti del territorio e che invece non si è vista (inadeguatezza, superficialità, dolo). O, se si è vista, ha fatto solo qualche timida e fugace apparizione, lasciando campo libero all’arroganza della Snam e al comportamento prevaricatore ed antidemocratico del Governo. Eppure le premesse per vincere questa battaglia c’erano (e forse ci sono ancora) tutte.  Caso forse unico in Italia, l’opera che il Governo in queste ore si appresta ad autorizzare, registra la contrarietà di tutte le Istituzioni democratiche: dal Comune fino al Parlamento. In un Paese normale, che applica la propria Costituzione (la quale, non dimentichiamolo, affida la sovranità al popolo) quest’opera  sarebbe stata cancellata da tempo. Viviamo in un Paese governato  da un gruppo di potere che considera la Costituzione  un inutile e ingombrante pezzo di carta e che, in pratica, è il braccio operativo di fortissimi interessi economici e finanziari. Ma, non possiamo sottacere un altro elemento: la grossa mano che il comportamento dei “nostri” rappresentanti  ha dato affinché si giungesse a questo risultato. Consideriamo quanto accaduto solo gli ultimi 40 giorni. La risoluzione approvata alla unanimità dalla Commissione Territorio della Regione il 12 novembre scorso, impegnava il Presidente e la giunta regionale ad intervenire subito nei confronti del Governo. Invece abbiamo assistito ad un totale vuoto di iniziative. Sono scomparsi tutti : D’Alfonso, Lolli e Mazzocca. Scomparsi anche il Presidente della Provincia De Crescentiis e l’Assessore alle aree interne Gerosolimo. Si poteva e si può, vincere con una classe politica che , nel momento decisivo, se la squaglia di fronte al Governo? Quanto ai Parlamentari era evidente che non bastava scrivere una lettera a “babbo natale” Renzi. Occorreva affiancare all’iniziativa interventi diretti sul Governo, soprattutto dal parte dei Parlamentari del PD. Esiste ancora uno spazio , sia pure ridottissimo, per impedire una decisione nefasta per il nostro territorio? Noi pensiamo di sì e – in queste ore – esso deve essere riempito da chi è stato eletto per questo scopo. Tocca ad essi agire: immediatamente.”