INAUGURATA LA “OVIDII TABERNA”, DUECENTO PREZIOSI LIBRI DI OPERE OVIDIANE

“Ovidio con le sue opere trionfa in tutto il mondo. Ma il suo regno, ove nacque e sviluppò la scintilla del suo genio immortale, è Sulmona. Il popolo di Sulmona non dimenticò mai il suo Gran Cantore”. Scriveva così Giovanni Pansa, a chiosa del suo “Ovidio nel medioevo e nella tradizione popolare” nel 1924. E’ quell’odore di libri antichi che resta impresso nella mente ed è quell’emozione quasi palpabile tra le dita che riempie il cuore trovandosi di fronte ad oltre 200 antiche preziose opere, provenienti da tutto il mondo sottratte con cura allo scorrere del tempo, che testimoniano quell’immortalità affidata alla “poesia eternatrice”, concetto che lo stesso Ovidio aveva cantato nei Tristia convinto che “Me tamen extincto … legar” (anche se sono morto … io verrò letto”). E’ stata inaugurata questa sera, di fronte a una folta platea di curiosi ed esperti, la “Ovidii Taberna” a palazzo Sanità, vicino ai portici nella zona nord di Corso Ovidio, dove fino al 30 dicembre sarà possibile visitare e osservare  (tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 ad illustrare la collezione sarà la giornalista Chiara Buccini)  preziosi e rari volumi sulle opere di Ovidio, che vanno dal cinquecento ad oggi,  alcuni ormai introvabili, provenienti da ogni parte del mondo: Francia, Germania, Stati Uniti, Olanda, Belgio. Libri che, nella maggior parte, contengono tavole che ne rappresentano la trama, disegnate e incise dai più famosi artisti come Picasso. Gli editori sono i più celebri di ogni epoca: Manuzio, Platin, Bodoni.

Testi preziosi che la Dmc “Cuore dell’Appennino”, insieme a Fabbricacultura, ha acquistato da un privato per creare una biblioteca interamente dedicata alle opere del Vate sulmonese. All’inaugurazione sono intervenuti Lorenzo Santilli, presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, Fabio Spinosa Pingue, componente della Giunta della Camera di Commercio, Anna Berghella, presidente Dmc “Cuore dell’Appennino” e Fabbricacultura, Raffaele Giannantonio, docente universitario, architetto, consulente della mostra e il presidente del Consiglio comunale, Franco Casciani, insieme ad esponenti di Confindustria, dato che il progetto è stato individuato dal Comitato Abruzzo di Confindustria, CGIL, CISL e Uil, per un articolato programma per Ovidio 2017.  Una mostra che unisce il sacro e profano, che guarda anche all’aspetto diffusione dell’eredità ovidiana e alla promozione degli eventi ad essa dedicata quando nel 2017 si celebrerà il poeta latino a cui Sulmona diede i natali. Ecco, dunque, la presenza di gadgets e  di edizioni nuove e moderne su Ovidio accanto alle importanti antiche opere.

Nel corso della cerimonia inaugurale due giovani attori sulmonesi hanno letto alcuni suggestivi brani tratti delle opere di Ovidio.

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“Insieme ai volumi che dall’anno prossimo potranno essere consultabili tramite tablet digitale – afferma Berghella – abbiamo deciso di presentare pregiati e unici oggetti con il logo di Ovidio 2017, tra cui il famoso stilo che il poeta stringe in mano nella statua di piazza XX Settembre e di cui narriamo un piccolo aneddoto. E’ una collezione privata che sarebbe andata persa e la Dmc ha pensato di creare un progetto per far diventare Sulmona capitale Ovidiana e realizzare uno museo dedicato ad Ovidio, e uno spazio per avvicinare i giovani al poeta latino”. Riportare Ovidio al centro è l’obiettivo, spiega ancora  Berghella, in quanto “abbiamo scoperto che molte librerie non vendono testi ovidiani, non ci sono in città gadget di Ovidio e nemmeno un documentario sulla biografia”.

Un’iniziativa che trova il consenso degli imprenditori e della camera di Commercio, il cui presidente Santilli ha sottolineato che “gli anniversari sono un punto di arrivo, mentre in Italia pensiamo sempre che sono un punto di partenza. Invece ritengo che quel giorno debba essere la celebrazione di tutte le iniziative che si terranno fino a quella data delle celebrazioni del bi millenari”.

“Sono cinque anni che stiamo interpretando la grande dose di mecenatismo che è presente in tanti imprenditori” afferma Spinosa Pingue “Abbiamo chiesto agli imprenditori di investire su questo progetto e recuperare una grande collezione per restituirla alla comunità. Sul concetto che economia e cultura viaggiano insieme. Ovidio 2017 può essere un’opportunità e stiamo stimolando il mondo imprenditoriale, perché crediamo che la celebrazione del bimillenario dovrà essere sì un momento importantissimo di richiamo per grandi studiosi e latinisti internazionali, ma anche un’occasione per attrarre turismo nel territorio nel futuro”.

 

 

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