L’ALTO SANGRO PUNTA SU IMPIANTI PIU’ SICURI CON PROGETTO EUROPEO
L’Alto Sangro punta sulla sicurezza delle piste da sci. Duecento materassi di protezione in poliuretano di ultima generazione acquistati, oltre 500 metri di rete di protezione, un centinaio di cartelli segnaletici che rispettano le norme UNI e altri 500 cartelli numerati in ordine crescente che delimitano e indicano, lungo tutto il loro percorso, la corretta direzione da seguire anche in condizioni di scarsa visibilità. Per la seconda stagione consecutiva, dopo la sperimentazione dello scorso anno attivata con un finanziamento europeo di 750mila euro destinato ai Poli di Innovazione, si mira a piste più sicure. Un investimento cospicuo, quello messo in atto dagli imprenditori sangrini, che va ad attuare la sostenibilità territoriale e la garanzia di uno sport sicuro. “Il progetto è partito lo scorso anno quando abbiamo deciso di applicare S.A.E. – Sicurezza, Ambiente, Energia – hanno sottolineato i responsabili della cordata di imprese Sifatt, Monte Pratello e Pizzalto che gestiscono gli impianti del bacino sciistico più importante del Centrosud. Un’idea rivoluzionaria di montagna hitech, contro il rischio valanghe e che quest’anno diventa ancora più sicura. Il lavoro, portato avanti dai responsabili della sicurezza, è stato meticoloso e il piano, attivato negli anni, ha evidenziato, attraverso delle modifiche, importanti risultati considerato non solo la diminuzione del numero degli incidenti ma anche la loro minore gravità. Queste sono le principali motivazioni che ci inducono ad impegnarci per il futuro al fine di garantire una totale sicurezza sulle piste da sci”. Il piano, portato avanti da una struttura specializzata, fornisce inoltre una dettagliata catalogazione che prevede la compilazione di appositi registri visionabili anche da parte delle forze dell’ordine, in cui vengono annotati quotidianamente gli orari di apertura e di chiusura delle piste, le condizioni meteorologiche e le variazioni degli appressamenti”. Ampia sicurezza anche per i diversamente abili che, finalmente, hanno un’accessibilità agli impianti con l’utilizzo di carrozzelle altamente tecnologiche e sistemi elettronici per ipovedenti. Il progetto prevede, infine, il recupero dell’acqua di scorrimento superficiale per il successivo utilizzo ai fini dell’innevamento programmato, con risparmi di oltre mezzo milione di euro all’anno; continuo monitoraggio dei consumi elettrici per ottenere sensibili risparmi sui costi energetici.