PARLA L’IMPRENDITORE AMERICANO, ECCO PERCHE’ NON FU REALIZZATO IL CASINO’ A SULMONA
“Sono pronto a riproporre il progetto che potrebbe cambiare il destino economico della nostra cara e amata Valle Peligna”. A parlare è Fausto Presutti, originario di Sulmona, da tantissimi anni trapiantato in America, proprietario di una catena di ristoranti tra il Canada e Las Vegas. Rammaricato per non essere riuscito a portare a termine il sogno di realizzare a Sulmona un casinò e uno stadio da 15 mila posti, si dice pronto a riprovarci. “Se ci saranno le condizioni e le normative lo permetteranno, io e i miei soci siamo pronti a fare questo investimento dettato soprattutto dal cuore” afferma Presutti. Nel suo ristorante di Las Vegas, tra gli immancabili quadri di Totò e di Alberto Sordi, ci sono i prodotti dell’Abruzzo e in particolare della Valle Peligna, che importa ogni due settimane per garantirne la freschezza. “Vengono qui da me per assaggiare i nostri sapori tanti personaggi illustri, della musica e dello spettacolo, come Celin Dion e il suo gruppo sono ospiti fissi”.
L’occasione, all’epoca, si presentò con l’iniziativa legislativa promossa dall’allora ministro Michela Vittoria Brambilla che per rilanciare il turismo e l’economia aveva ipotizzato la realizzazione di sale da gioco in ogni regione d’Italia. Sulmona con l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Fabio Federico presentò la propria candidatura proprio in considerazione della disponibilità mostrata dall’imprenditore Fausto Presutti che Federico insieme al consigliere comunale Nunzio Giovannelli, aveva incontrato in uno dei suoi frequenti viaggi in Valle Peligna. “Mi recai diverse volte in Comune per ottenere l’autorizzazione amministrativa”, riprende Presutti, “ Sia il sindaco che il consigliere Giovannelli si impegnarono tantissimo riuscendo ad ottenere incontri con l’allora presidente della Regione Chiodi, con l’onorevole Quagliarello, il ministro Brambilla e anche Gianni Letta. Io e i miei soci eravamo pronti a investire 800 milioni di dollari e per me sarebbe stato un onore realizzare una struttura del genere”.Oltre al casinò l’imprenditore italoamericano era pronto a realizzare anche uno stadio. “Il sindaco Federico mi aveva detto che la città aveva bisogno anche di un nuovo stadio in quanto quello esistente era troppo datato e così avevamo progettato di costruire un’unica struttura con l’aggiunta di altri 250/300 milioni di dollari. I miei soci erano d’accordo tanto che i soldi erano già stati depositati in una banca del Lussemburgo. Per quel che mi riguarda ho tirato fuori oltre 200 mila dollari per l’elaborazione del progetto che conservo ancora nel cassetto”. Poi il ministro Brambilla non diede più seguito al progetto legislativo e sfumò anche l’occasione di avere un casinò anche a Sulmona che avrebbe rappresentato la svolta economica per la città. “E’ stato perso un treno importante che avrebbe portato lavoro e prosperità”, afferma con rammarico l’ex sindaco Federico. Ma Fausto Presutti che dall’altra parte del continente guarda sempre con affetto la sua terra non esclude la possibilità di ripresentare il progetto del casinò. “Mai dire mai”, conclude Presutti, lasciando uno spiraglio aperto a una possibile riproposta dell’iniziativa qualora le leggi lo permetteranno.