PUNTO NASCITE, LA PARTITA E’ APERTA. PEZZOPANE “ORA LA REGIONE LO PUO’ SALVARE”
La partita per il punto nascita di Sulmona non è chiusa, secondo la senatrice abruzzese Stefania Pezzopane. Con la firma del decreto da parte del ministro Lorenzin, che non è più legato al numero dei parti, ma introduce un nuovo criterio, ora le Regioni potranno salvare i reparti di Maternità, come quello peligno destinato a chiudere tra pochissimi mesi (clicca). “Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha mantenuto l’impegno e ha firmato già lo scorso 11 novembre il decreto con cui si possono mantenere in attività nelle aree montane i punti nascita inferiori a 500 parti annui, in deroga a quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, a condizione che vengano mantenuti gli standard di qualità̀ e di sicurezza previsti dalla normativa.“Il decreto” afferma la senatrice ” che recepisce le istanze portate avanti dall’integruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, di cui faccio parte, stabilisce che siano le Regioni ad avanzare la richiesta al Ministero della Salute sul mantenimento dei punti nascita e affida al Comitato Percorso Nascita nazionale il compito di esprimere un motivato parere su tali richieste.
Il decreto Lorenzin introduce un nuovo criterio, in base al quale lo standard non è più legato al numero dei parti per singolo plesso ospedaliero, ma è̀ affidato alla formazione e alla elevata casistica delle equipe mediche ed infermieristiche che svolgono il servizio, consentendo in tal modo il giusto equilibrio tra il diritto di nascere in montagna e il diritto di farlo in condizioni di assoluta qualità e sicurezza.
Ora la Regione Abruzzo ha finalmente margine di manovra per agire e per tutelare i punti nascita a rischio sul nostro territorio, tra cui quello di Sulmona, per non sguarnire le zone montane e le aree interne di servizi essenziali per la salute e delle donne e dei nascituri. Un principio per cui ci stiamo battendo da tempo e che ora viene riconosciuto anche dal governo”. Ora non c’è più nessun ostacolo da Roma e la decisione è nelle mani di Regione ed Asl, conclude la senatrice ringraziando il ministro e il sottosegretario De Filippo “per aver dato seguito a quanto avevamo avuto modo di richiedere nei mesi precedenti”