TUMORI, DA SULMONA UN MODELLO INNOVATIVO DI GESTIONE DEL MALATO ONCOLOGICO
La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila ‘esporta’ la propria esperienza-pilota sulla gestione del malato di tumore, incentrata sull’asse Rete oncologica territoriale – Terapia del dolore e cure palliative, in altre realtà della Regione. E’ l’argomento principe del meeting che si è svolto questa mattina nell’Abbazia celestiniana a Sulmona, promosso dall’Oncologia dell’ospedale peligno che, ogni anno, assicura circa 3.000 accessi in day hospital e 1.200 prestazioni ambulatoriali. Pienone all’incontro: oltre agli specialisti delle Asl di Chieti, Teramo e dell’Università di L’Aquila, erano presenti molti medici di base. Sono state poste, dunque, le premesse per estendere ad altre aree d’Abruzzo il nuovo modello di integrazione ospedale-territorio, in modo da gestire con modalità nuove ed efficaci il malato oncologico. Nel comprensorio peligno il cancro, soprattutto per il tumore al seno e al colon, registra un’incidenza superiore alla media nazionale. La ‘breccia’ innovativa, aperta dalla Asl 1 rispetto alla tradizionale gestione del malato oncologico, riguarda il trattamento integrato tra ospedale e territorio dove operano gli ambulatori dei distretti sanitari, operativi già da tempo all’Aquila e, da diversi mesi, presenti anche ad Avezzano e Sulmona. Grazie alla Rete aziendale oncologica, diretta dal professor Enrico Ricevuto il malato, quando possibile, viene seguito non più in ospedale, riservato ai casi gravi, bensì nel territorio e con cure personalizzate: così il paziente ha possibilità di accedere alle terapie nel luogo più vicino al posto in cui abita. E’ un nuovo assetto, quello introdotto dalla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, il cui ulteriore punto di forza è costituto dalla Rete del dolore e delle cure palliative, diretta dal professor Franco Marinangeli, che opera in stretta simbiosi con quella oncologica. Tra i vantaggi, nella gestione integrata del malato di tumore, c’è che la prestazione sanitaria, in presenza di determinate condizioni, viene assicurata sempre più con cure a domicilio. Fondamentale, in questo senso, l’opera di coinvolgimento messa in atto dalla Asl 1 Abruzzo sui medici di famiglia che, nell’affollato meeting di oggi a Sulmona, erano presenti numerosi. Sono intervenuti, tra gli altri, oltre ai professori Ricevuto e Marinangeli e al dottor Saggio (il promotore dell’incontro), il professor Domenico Genovesi, direttore del reparto di radioterapia della Asl di Chieti, il professor Silvio Romano, cardiologo dell’Università degli Studi dell’Aquila, Claudio di Bartolomeo, responsabile della rete di cure palliative della Asl di Teramo, Pier Paolo Carinci, responsabile delle cure Palliative della Asl di Chieti, Sara Plebani del servizio Ematologia di Sulmona, Flavio Guglielmi e Amelia Paradisi dell’Oncologia di Sulmona.