IL MODELLO MATERA PER “OVIDIO 2017” E PER “RITO SERPARI” A PATRIMONIO UNESCO
Sulle orme del modello Matera per Ovidio 2017 e a sostegno del Rito dei Serpari a patrimonio Unesco. Il territorio peligno, con l’ appoggio della Regione e della Provincia, sostiene la candidatura di Cocullo a Patrimonio Immateriale dell’umanità Unesco e si stringe intorno a Sulmona in vista del bimillenario Ovidio 2017. Sono questi i due aspetti più significativi scaturiti dalla giornata di lavoro di sabato scorso nell’aula consiliare di palazzo San Francesco tra l’amministrazione comunale sulmonese, la Provincia dell’Aquila e i vertici del Comune di Cocullo con la delegazione della Fondazione Matera/Basilicata 2019, guidata dall’architetto Massimiliano Burgi. “L’esperienza di Matera si rivela alquanto preziosa – ha sottolineato la vicesindaco di Sulmona Luisa Taglieri – in quanto città del mezzogiorno che si è posta un obiettivo ed è riuscita a coinvolgere intorno ad esso tutta la comunità e anche la cultura italiana ed europea. Non dobbiamo pretendere di copiare – ha aggiunto – in quanto ogni esperienza è irripetibile, ma farne tesoro si”.Il Caso Matera è stato raccontato,m anche con l’ausilio di immagini, dall’architetto Burgi, parlando di esordi difficili, tra scetticismi ed incomprensioni nel 2008 (“Nel 2019 saremo tutti morti” – era uno dei ritornelli), fino all’esaltante vittoria dell’ottobre 2014 a capitale europea della cultura. I paesi della devozione a San Domenico Abate, inoltre, sparsi in 4 regioni (Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise) redigeranno da subito una proposta di “percorso della devozione” da inserire nel lavoro promozionale in vista del Giubileo 2016. Si sono susseguiti gli interventi di Antonio Marchione e Loreta Risio amministratori comunali di Cocullo; il presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, il direttore del settore Cultura della Regione, Giancarlo Zappacosta. Presenti, inoltre, la direttrice del CRBC Abruzzo, Rosa Giammarco, il presidente della DMC Cuore dell’Appennino, Anna Berghella, sindaci ed amministratori di Anversa degli Abruzzi, Villalago, Bugnara, Pettorano sul Gizio, Pratola Peligna, Raiano, Gioia dei Marsi, S. Elia Fiumerapido (Frosinone) e Pretoro (Chieti).