TERRORE A PARIGI, LA TESTIMONIANZA DI UNA SULMONESE: “E’ ACCADUTO NEL MIO QUARTIERE”
Era in giro come un normale venerdi sera parigino, ieri, Latifa, giovane sulmonese a Parigi per lavoro, in quel terribile momento in cui l’orrore stava assediando e colpendo il cuore della capitale francese con sette attacchi terroristici dalle 22, contemporaneamente. Attentati senza precedenti in Europa. 129 morti e oltre 350 feriti. Kamikaze allo stadio,dove si stava giocando Francia Germania, terroristi nel Bataclan, rinomato teatro dove si stava svolgendo un concerto rock, della band americana Eagles of Death Metal, dove il bilancio delle vittime è stato il più cruento; nel X e XI rondissement, nella zona tra Place de la Republique e la Bastiglia . Notte di terrore “nel mio quartiere e vicino casa mia” scrive Latifa su Facebook, raccontando di essere riuscita a rientrare a casa solamente in tarda mattinata oggi. La giovane, che ha documentato il day after “l’11 settembre francese” con le sue foto che ci ha inviato, ha detto di stare bene, di essere stata fortunata, spiegando che quell’orrore dei colpi di kalashnikov sparati in un ristorante e in un bar del X arrondissement, sono avvenuti non lontano dalla sua casa. La giovane a Sulmona è conosciuta in città, soprattutto nel sestiere di porta Bonomini che non le ha fatto mancare il suo affetto, anche a distanza, facendole arrivare abbracci virtuali, solidarietà e conforto, come stanno facendo molti giovani sulmonesi.
Una 30enne aquilana racconta quei drammatici momenti in chat con un amico: “Siamo in un ristorante a la Bastille, credo non molto lontano dal posto in cui è avvenuta la sparatoria”. Così scrive, poco prima della mezzanotte, Margherita da Parigi.”Abbiamo cominciato a notare uno strano movimento di sirene e poi di messaggi, hanno cominciato a ricevere tutti telefonate”. “A un certo punto hanno cominciato a sbaraccare tutto, quindi siamo stati costretti ad avviarci a piedi – scrive più tardi, sempre in chat, Margherita – Non ci hanno cacciato, ma eravamo rimasti solo noi e hanno cominciato a rimettere le sedie dell’esterno dentro il locale. Quindi abbiamo deciso di cominciare ad andare”. “Abbiamo percorso dei vicoletti e c’era ovunque polizia con fucili – continua – Per non parlare delle ambulanze. Sono tornati alla memoria pessimi ricordi”. “Come sto? Direi ok, ho avuto già un certo training”. “C’erano un sacco di aquilani stasera, anche Agnese che alloggiava vicino al Bataclan”. “Se c’è una cosa che ho imparato è che al destino non si sfugge”. “Sono qui solo in questi giorni, parto domenica, in teoria. Mi domando cosa sarà domani. Domani Parigi sarà sicurissima. Non trovi?”. “Abbiamo percorso dei vicoli e c’era ovunque polizia con fucili – scrive più tardi – Per non parlare delle ambulanze. Sono tornati alla memoria pessimi ricordi”.