CONFESERCENTI “IMPRESE PELIGNE NON HANNO FORZA PER RESTARE SUL MERCATO: DIFFICILE L’ACCESSO AL CREDITO”

E’ ancora difficile l’accesso al credito per le imprese del centro Abruzzo, lancia l’appello per urgenti interventi la Confesercenti.  “Anche se le indicazioni della Banca d’Italia sulla ripresa del credito, insieme ai dati record sulla fiducia di famiglie ed imprese diffusi dall’Istat, fanno sperare in una reale ripresa della nostra economia, permangono le difficoltà delle PMI della Valle Peligna che non hanno la forza di restare sul mercato” spiega in una nota Pietro Leonarduzzi, vicepresidente Confesercenti della provincia dell’Aquila osservando che “è notevole la percentuale delle imprese che non riescono ad onorare la restituzione del debito. Sono necessari interventi da fare subito, soprattutto in tema di accesso al credito, in particolare da parte delle piccole imprese”. Leonarduzzi, analizzando il dato dell’andamento del ricorso al credito delle imprese nel territorio della Valle Peligna, Alto Sangro, Valle Subequana e Valle del Sagittario, sottolinea che “Anche se in misura inferiore  i finanziamenti alle imprese continuano a contrarsi. Solo nelle imprese dei servizi si registra una dinamica lievemente positiva, anche se la crescita riguarda prevalentemente le imprese commerciali di dimensioni medio-grandi, mentre quelle minori ancora faticano molto a recuperare. Quello che auspichiamo, è una ripresa sostenuta dal credito all’economia. La Confesercenti continuerà a battersi per fare in modo che questa ripresa raggiunga il prima possibile il mondo delle piccole e medie imprese del nostro territorio, falcidiato da una crisi economica drammatica. Occorre fermare l’emorragia di piccole imprese che hanno dovuto chiudere i battenti soffocate dal fisco, dai costi di gestione, dalla burocrazia, dalla crescita esponenziale di abusivismo e contraffazione. Ma soprattutto – conclude il Vice Presidente di Confesercenti della Provincia dell’Aquila – occorre dare sostegno alle startup, sostenendo la progettualità, l’innovazione, la creatività, soprattutto di giovani e donne, per impedire che si spengano dopo il primo anno di vita”.