PALAZZETTI NEGATI, COSTRETTI AD ALLENARSI NEI PIAZZALI E A GIOCARE A PETTORANO

Promesse, confusioni, nessuna decisione e intanto i giocatori del calcio a 5 di Sulmona, nonostante due palazzetti dello sport in città,  sono costretti ad allenarsi all’aperto nel piazzale retrostante il centro commerciale di viale della Repubblica e a giocare le partite “in casa” nel campo sportivo di Pettorano sul Gizio. “Ci sentiamo presi in giro” afferma Roberto Cicerone, presidente dell’Asd Sulmona Futsal, squadra sulmonese di Calcio a 5 (foto), raccontando l’odissea tra richieste presentate al Comune per l’utilizzo del palazzetto dello sport di via XXV aprile e risposte da assessore e dirigenti, che, a detta sua, sanno più di illusione che di concrete certezze.  Ciò che fa salire il malcontento è la mancanza di chiarezza da parte degli inquilini di palazzo  San Francesco circa la possibilità di utilizzare il palasport oppure il palazzetto “Serafini” in località Incoronata, al momento in fase di ristrutturazione. “Preferiremo che dal Comune ci dicessero ufficialmente che le strutture a noi sono vietate, motivandole ovviamente, in modo che potremmo organizzarci e agire di conseguenza” spiega il presidente dell’associazione sportiva, insieme ai giocatori. “Prima dell’iscrizione al campionato abbiamo seguito tutto l’iter formale, presentando la richiesta agli uffici comunali per utilizzare sia il palazzetto di via XXV Aprile che quello all’Incoronata” continua Cicerone “Formalmente non abbiamo mai ricevuto risposte scritte. A parole l’assessore allo sport ci aveva promesso <A settembre troveremo una sistemazione anche per voi>, in riferimento alla fine dei lavori nella struttura dell’Incoronata. Lavori che, a questo punto, non sappiamo quando termineranno. Arrivato settembre” continua nel racconto il presidente della Sulmona Futsal “ci siamo sentiti dire che l’attesa si sarebbe prolungata prima fino ad ottobre, poi fino a novembre e che nel frattempo avremmo potuto giocare e allenarci nel palasport di via XXV Aprile, suggerendoci, inoltre, di metterci d’accordo da soli con le società di basket e pallavolo che si allenano lì”.  Dopo riunioni con le due società, per incastrare orari di allenamenti e partite armonizzandoli secondo le esigenze di tutte le squadre, in cui la Futsal ha richiesto la disponibilità del Lunedi e Giovedi dalle 20 alle 22 per gli allenamenti e il Sabato alternati  dalle 14 alle 16.30 per le partite), i calciatori sono tornati al Comune, per ottenere l’autorizzazione ufficiale. “Invece ci siamo sentiti dire dall’assessore che per il calcio a 5 non è possibile utilizzare il palazzetto di via XXV Aprile perchè si rovina. Ci sembra strano dato che in tutta Italia per il calcio a 5, che ha palloni più piccoli e a rimbalzo controllato, si gioca nei palazzetti”. Spiega, inoltre, il presidente, che l’associazione aveva già provveduto all’acquisto del materiale per “segnare” e costruire il campo da gioco: porte, reti, il nastro, per un costo pari a 700 euro. Conti alla mano, un noleggio di un campo da un privato costa dai 40 ai 50 euro circa all’ora (per una squadra), senza calcolare il costo in aggiunta per il carburante delle auto dei calciatori costretti a trasferirsi nei campi dei paesi del circondario. Per il palazzetto “Serafini”, in passato, si sborsavano intorno ai 180 euro al mese, per otto allenamenti e due partite e a quanto pare non sarebbe il denaro a spaventare i giocatori, ma sapere ufficialmente se possono utilizzare le strutture pubbliche, che dovrebbero essere a disposizione di chiunque ne faccia richiesta e adempia ai corretti pagamenti.

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