GIUSEPPE COLABRESE UCCISO DA UN VIOLENTO COLPO ALLA NUCA
Un violento colpo sferrato alla nuca avrebbe provocato la morte del ventisettenne sulmonese, Giuseppe Coilabrese, rinvenuto cadavere il 9 ottobre scorso in un bosco nei pressi di La Spezia. Il giovane, in vacanza in Liguria ai primi di agosto, aveva fatto perdere le proprie tracce e il suo silenzio aveva subito allarmato i genitori. L’esame delle radiografie compiute sulla scatola cranica del povero giovane ha portato l’anatomopatologo incaricata dalla Procura di La Spezia, Susanna Gamba e il medico legale, incaricato dalla famiglia, Sergio Scalise Pantuso, ha portato alla conclusione che un colpo violento inferto alla nuca avrebbe ucciso il giovane. Ma per fare piena luce sulla tragedia la Procura della Repubblica di La Spezia ordinerà un nuovo sopralluogo nel bosco di Romito Magra dove il corpo senza vita di Giuseppe Colabrese è stato rinvenuto, per accertare se quel colpo alla nuca possa essere dipeso anche dall’urto del capo del giovane contro uno spuntone di roccia o se invece il colpo mortale sia stato inferto con un corpo contundente. Un’entomologa dell’Università di Pisa, Valentina Bugelli, è stata invece incaricata dalla Procura per un esame dei reperti nelle mani della Scientifica, riguardanti i luoghi del ritrovamento del cadavere. Si fa dunque sempre più strada l’ipotesi di un omicidio.