OLTRE ALL’ORSO ANCHE I LADRI. ASSOCIAZIONE ISTALLA I RECINTI ELETTRIFICATI
Non c’è pace in questi giorni nella frazione tra Pettorano e Sulmona, oltre alle incursioni dell’orso che assalta pollai e stallette, ci si mettono anche i ladri. La scorsa domenica tre malviventi avrebbero tentato di infilarsi di nascosto in un’abitazione di Vallelarga ( nella stessa zona presa di mira in questi giorni dal plantigrado) riuscendo, poi, a fuggire nel momento in cui si sarebbero accorti dell’arrivo di alcuni passanti, i quali, insospettiti, avrebbero cominciato a gridare chiamando la polizia, arrivata subito sul posto. Ma dei tre ormai non c’era più nessuna traccia. Tracce di altre incursioni del plantigrado sono state scoperte dagli allevatori, come afferma un pettoranese, Oreste Federico, operatore sanitario in servizio a Chieti e residente nella frazione, il quale, tenendo a sottolineare l’importanza di istallare recinti elettrificati e reti come opere di protezione per le proprie strutture che ospitano gli animali domestici, ha allertato gli uomini della Forestale affinchè non venga dimenticato e messo in secondo piano il pericoloso attraversamento di cinghiali e cervi lungo la Statale 17, mettendo a rischio la vita degli automobilisti e degli animali stessi.
In questi giorni, intanto, sono cominciate le operazioni di messa in sicurezza dei pollai nella zona confinante tra Sulmoan e Pettorano, come stabilito dal summit in Comune (clicca). I tecnici del Parco della Majella insieme ai volontari dell’ associazione “Dalla parte dell’orso” (foto in basso) hanno consegnato e aiutato a istallare sia i recinti elettrificati messi a disposizione dall’Ente sia un recinto elettrificato ai due pollai di uno degli allevatori che nei giorni scorsi aveva subito il raid dell’orso. “Abbiamo dimostrato che è possibile gestire insieme la presenza dell’orso con comprensione e collaborazione” spiegano i componenti dell’associazione, ricordando la vicinanza di enti, forze dell’ordine, riserva, “associazioni come la nostra, che, avendo a cuore la sopravvivenza dell’orso, sono in campo per fornire ogni assistenza per prevenire danni e creare le condizioni affinché il plantigrado non trovi interesse a frequentare le aree abitate”