AMBULATORI ONCOLOGICI TERRITORIALI HANNO RIDOTTO IL PENDOLARISMO DEI PAZIENTI

Stop al pendolarismo dei pazienti oncologici. L’esperienza pilota, sviluppata dall’unita’ di assistenza territoriale oncologica, nell’ambito della Rete oncologica aziendale della Asl Sulmona-L’Aquila-Avezzano (istituita un anno fa) parla di 268 pazienti (un terzo del totale complessivo) ‘spostati’ in pochi mesi dagli ospedali ai distretti sanitari, vicino o nel luogo di residenza, senza piu’ pendolarismi che generano disagio, sofferenza ed esborso di denaro per i controlli periodici di pazienti oncologici. Nel giro di appena 3 mesi, tramite l’apertura degli ambulatori oncologici territoriali, la Rete oncologica aziendale, il cui referente e’ il professor Enrico Ricevuto, ha gia’ consentito a 47 pazienti oncologici, residenti nei comprensori di Avezzano e Sulmona, di essere seguiti nei luoghi dove vivono, senza dover piu’ raggiungere l’ospedale di L’Aquila.

Questo tipo di organizzazione in pochi mesi ha centrato due obiettivi decisivi: drastica riduzione delle visite oncologiche in ospedale, alleggerendone i carichi di lavoro e, per una parte rilevante dei malati di tumore, assistenza assicurata dall’ambulatorio vicino a casa e non piu’ nei presidi ospedalieri. Quest’ultimo e’ un aspetto da non trascurare perche’, a livello psicologico, sul paziente pesa molto il fatto di doversi curare all’interno di un ospedale anziche’ in una struttura diversa come l’ambulatorio, per di piu’ a due passi da casa. Cio’ e’ stato possibile grazie all’apertura degli ambulatori oncologici nei distretti sanitari di L’Aquila (dal marzo scorso, all’ex Onpi), ad Avezzano (dal giugno scorso, in via Monte Velino) e a Sulmona (in viale Mazzini, sempre a giugno).

Ambulatori dove si fanno prevalentemente visite periodiche di controllo sui malati ma anche prevenzione. Una scommessa lanciata un anno fa dalla Direzione della Asl che va nella direzione tracciata a livello nazionale e regionale: spostare l’assistenza dall’ospedale (da utilizzare solo per i casi acuti e quindi piu’ gravi) al territorio (appunto i distretti).

Stop al pendolarismo del dolore, con mobilitazione di familiari e molte ore perdute nei trasferimenti verso il capoluogo regionale. I 47 malati di Marsica e Valle Peligna rientrano nel totale dei 278 pazienti (in cui sono compresi anche quelli seguiti dall’ambulatorio dell’Aquila) che, in virtu’ del nuovo modello organizzativo, sono stati indirizzati, in tutta la Provincia, dall’ospedale San Salvatore di L’Aquila all’area o al territorio di residenza. Inoltre, a distanza di un anno dall’attivazione della rete oncologica, e’ stato centrato un altro risultato molto importante: essere gia’ riusciti a fare, nei nuovi ambulatori oncologici dei distretti, la meta’ delle visite periodiche di controllo che, senza la nuova organizzazione, sarebbero state effettuate esclusivamente all’ospedale San Salvatore di L’Aquila.

Piu’ risultati, tutti rilevanti, che costituiscono un vero punto di svolta in Abruzzo nella gestione dei malati di tumore, con la prospettiva di poter consolidare al meglio i traguardi gia’ raggiunti.
“La condivisione di questa organizzazione da parte degli oncologi delle unita’ oncologiche degli ospedali di Avezzano, Sulmona e L’Aquila”, dichiara il prof. Ricevuto, “potra” rafforzare questi risultati attraverso un lavoro di insieme i cui effetti daranno vantaggi ancora maggiori ai pazienti e miglioreranno il lavoro delle strutture ospedaliere nella gestione di queste patologie. I reparti ospedalieri sono infatti fondamentali per proseguire un lavoro appena iniziato ma che ha gia’ dato ottimi riscontri, ben oltre le aspettative”.