IL SINDACO DI POPOLI: IL NOSTRO OSPEDALE CON PESCARA O STRAPPO LA TESSERA PD

Il sindaco di Popoli, Concezio Galli, minaccia di strappare la tessera del Pd se sarà chiuso l’ospedale di Popoli e nello stesso tempo lancia la proposta di un accorpamento con Pescara e Penne, escludendo qualsiasi altra ipotesi, compresa quella del polo sanitario con Sulmona e Castel di Sangro. Il sindaco lo scrive in una lettera inviata all’assessore pd alla Sanità, Silvio Paolucci, in cui lo invita a riflettere in relazione al piano di riorganizzazione sanitario che prevederebbe la soppressione di alcuni ospedali, tra i quali quello di Popoli. Per Galli sarebbe “un ulteriore declassamento attraverso un inutile riconversione in polo riabilitativo con la chiusura di alcuni reparti che oggi garantiscono un qualificato ed eccellente servizio alla popolazione di questa parte del Centro Abruzzo”. Intanto non si capisce come mai Galli abbia deciso di intraprendere una strada più difficile, quella dell’accorpamento con Pescara e Penne, rispetto a quella più accessibile del polo sanitario con Sulmona e Castel di Sangro, indicata dal presidente della Regione, D’Alfonso e dallo stesso assessore Paolucci nel corso di una seduta della giunta regionale che si è tenuta nel mese di settembre nell’Abbazia Celestiniana. Il sindaco di Popoli chiede di essere ascoltato minacciando di lasciare il partito se Paolucci non rispetta gli impegni presi, cioè ascoltare i territori prima di prendere decisioni di questa portata che incidono in maniera decisiva sulla vita sociale ed economica di questa parte dell’Abruzzo. “E’ evidente che la mancanza di un dialogo costruttivo con la Regione – conclude la lettera del sindaco – ci vedrà costretti ad azioni dure e decise mirate non alla difesa sterile di un campanile, bensì all’interesse dell’intera comunità popolese e del circondario”. “Se questo non avverrà, sono pronto, come primo atto, anche a riconsegnare la tessera del mio partito, il Partito Democratico”.

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