E’ SCONTRO TRA SINDACATI SULLA MAGNETI MARELLI

Divampa la polemica tra sindacati sulla Magneti Marelli dopo che la Fiom-Cgil ieri ha attaccato duramente tutte le altre sigle, sulla decisione di proclamare azioni di lotta sulla critica situazione dello stabilimento sulmonese. In un comunicato dai toni assai duri la Fim-Cisl, la Uil metalmeccanici e l’Ugl replicano alla Fiom che li ha accusati di essersi svegliati dal torpore in cui versavano da anni, tanto da pensare alla prossima proclamazione di uno sciopero dei lavoratori. I tre sindacati attaccano la Cgil, chiamandoli “firmaniente”, accusandoli di essere stati loro per primi a dividere il fronte sindacale e solo adesso gridano all’unità d’azione del sindacato in Magneti Marelli. “Perché i firmaniente, che non sono firmatari di contratto e quindi non hanno vincolo contrattuale, fino ad oggi non hanno proclamato nemmeno un’ora di sciopero? Hanno bisogno dell’unità sindacale per proclamarlo?” si chiedono Fim, Uilm e Ugl. “Le nostre Rsa hanno avviato le procedure previste dal contratto per arrivare allo sciopero, perché sono preoccupate non solo di trovare il migliore accordo possibile per i lavoratori, che dovranno affrontare i 18 e 20 turni, ma soprattutto siamo preoccupati per le tante cose che non vanno nello stabilimento e per le continue vessazioni alle quali i lavoratori sono soggetti da una dirigenza che ha passato ogni limite” . “Di elettorale non c’è proprio nulla – concludono Fim, Uilm e Ugl – e se questi motivi per i firmaniente non sono validi allora continuassero ad abbaiare alla luna”.

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