Chiesto il processo per Ernesto Galtiero il barista di Pacentro che nel settembre dello scorso era
alla guida della vettura che si schiantò contro uno scooter provocando la morte di Alfredo Tiriticco,
operaio della Fiat. Lo ha deciso la procura del tribunale di Sulmona, al termine dell’inchiesta
preliminare avviata subito dopo l’incidente. La prima udienza è stata fissata nel mese di febbraio
del prossimo anno. Quel giorno il barista pacentrano dovrà rispondere di omicidio colposo perché,
così è scritto nel capo d’imputazione formulato dalla procura, “per imprudenza, imperizia e
negligenza, percorrendo via Montesanto, in direzione del centro abitato di Sulmona, all’incrocio con
via Giammarco ometteva di dare la precedenza al motociclo condotto da Alfredo Tiriticco,
proveniente dal senso opposto di marcia, determinando la collisione tra i mezzi e causando la
morte del centauro". Tiriticco aveva 47 anni, ed era molto conosciuto in città tanto che il funesto incidente
provocò grande clamore. Sposato con due figli, lavorava nello stabilimento sulmonese
della Magneti Marelli, ed era una delle anime del Sestiere di Porta Japasseri. Qualche anno fa anche il fratello morì in un incidente stradale lungo la Circonvallazione
Orientale nei pressi di Porta Pacentrana. A difendere la famiglia Tiriticco, che nel processo si è
costituita parte civile, è l’avvocato Alberto Paolini. “Vogliamo che sia fatta giustizia”, afferma il
legale, “perdere in quel modo l’uomo che era il punto di riferimento, è stato un colpo
tremendo per l’intera famiglia. Da quel giorno la vita non è stata più la stessa per la moglie e i figli
e tutte le altre persone per le quali Tiriticco era il faro e il motore”.
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