AUMENTO TASSA RIFIUTI, DI PIERO VUOLE VEDERCI CHIARO
Che il rincaro sull’aumento della tassa sui rifiuti sia dovuto a un adeguamento contrattuale per il personale che passava dal Comune al Cogesa non convince il consigliere di minoranza Gianfranco Di Piero, il quale, convinto che quel 10% spetterebbe all’ente e non al cittadino, presenta un’interrogazione ai vertici di palazzo San Francesco, che dovranno rispondere in aula consiliare. Un argomento che il consigliere torna a sollevare in occasione, questi giorni, del recapito ai cittadini della terza rata per il pagamento della tari, aumentata del 10%. Durante l’assise civica, in merito all’approvazione del bilancio comunale e delle tariffe, ricorda Di Piero che aveva sollevato la questione, “la Giunta aveva fatto presente che l’incremento del costo riferito alla gestione dei rifiuti era essenzialmente da ricondurre agli adeguamenti contrattuali, previsti dalla vigente contrattazione collettiva nazionale, in favore del personale transitato dal Comune al Cogesa all’esito dell’affidamento del servizio di igiene urbana”. Il consigliere aveva sottolineato che “si palesava logicamente e giuridicamente infondata la scelta di porre a carico del Comune e, quindi, dei cittadini di Sulmona, il costo degli adeguamenti contrattuali legittimamente spettanti al personale dipendente transitato al Cogesa”. Spiega Di Piero che “trattandosi di personale trasferito “ope legis” al Cogesa, i miglioramenti contrattuali dovevano essere necessariamente a carico di quest’ultimo e non dei cittadini di Sulmona”, ecco quindi che aveva opinato “sulla legittimità del contratto di servizio stipulato dal Comune con il Cogesa in esecuzione della deliberazione della Giunta Municipale n. 263 del 10 ottobre 2014. L’Amministrazione in carica e il personale dirigente avevano lasciato intendere che avrebbero proceduto ad una verifica degli atti di affidamento a suo tempo approvati e, in particolare” continua il consigliere “della convenzione per l’affidamento del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani ed assimilati, che, all’art. 13, pone a carico del Comune, ad avviso dello scrivente illegittimamente, il costo relativo ai rinnovi contrattuali del personale dipendente” aggiunge Di Piero che “trattandosi di affidamento “in house”, il Comune è in possesso degli strumenti giuridici necessari per la modifica del contratto di servizio sottoscritto, forse un po’ maldestramente, in esecuzione della delibera di Giunta 263/2014. Evidentemente, le motivazioni addotte in quella e in altre circostanze non sono state ritenute fondate per riconsiderare elementi contrattuali che” secondo Di Piero “si prestano a considerazioni di legittimità”. Nell’interpellanza, dunque, chiede “se la Giunta abbia posto in essere concrete iniziative mirate a verificare la legittimità del contratto”, in riferimento agli adeguamenti contrattuali e se abbia verificato se i miglioramenti, in quanto riferiti a personale trasferito al Cogesa, non vadano correttamente imputati a detta Società piuttosto che al Comune e, quindi, ai cittadini di Sulmona.”