IL FAI ACCENDERA’ LAMPADA VOTIVA IN ONORE DI SAN FRANCESCO NEL RITO A CASTELVECCHIO
Sarà il FAI Abruzzo e Molise, nella persona del delegato regionale Massimo Lucà Dazio, a donare l’olio per l’accensione della lampada votiva a San Francesco d’Assisi, l’evento suggestivo che si ripete ogni 3 ottobre da 31 anni a Castelvecchio Subequo e che prende spunto dalla tradizione avviata nel 1939 quando Pio XII proclamò il Santo di Assisi, Patrono d’Italia. La cerimonia, in programma domani a partire dalle 17, richiama da un importante episodio della vita del Santo Francesco: dopo aver ascoltato dal Crocifisso di San Damiano l’invito a riparare la sua casa in rovina, Francesco, volle offrire «denaro a un sacerdote perché provvedesse una lampada e l’olio, e la sacra immagine non rimanesse priva, neppure per un istante, dell’onore di un lume» (Tommaso Da Celano, Vita seconda di San Francesco, 10).
Il rito si rinnova a Castelvecchio alla vigilia del giorno dedicato alle celebrazioni del patrono d’Italia, in memoria del passaggio nella Valle Subequana del santo tra il 1216 e il 1221, divenuto anche protettore del paese della Valle Subequana.La monumentale Chiesa di San Francesco, dove sono custodite le reliquie delle sacre stigmate del santo e la Cappella dedicata all’Assisiate, dove sono presenti affreschi del 1300-1400 su episodi di vita del frate, simili a quelli custoditi ad Assisi , ospiterà la manifestazione
La lampada che arde, grazie al dono dell’olio, è come una preghiera continua. Con la luce ardente si chiede al Signore, per l’intercessione di San Francesco, di proteggere tutto il popolo, la nostra cara Italia e il mondo intero; la fiamma ci riporta alle parole della Preghiera Semplice di San Francesco: “Dove sono le tenebre che io porti luce”. Mentre in Assisi l’olio che arde nella lampada è offerto a turno dalle regioni italiane, a Castelvecchio Subequo, nei primi anni furono i paesi viciniori a fare quest’oblazione, poi fu estesa ai centri abruzzesi più lontani, poi ancora a quelli fuori regione e, l’anno scorso, addirittura, l’offerta fu compiuta dal Comune francese di La Roche-sur-Foron anch’essa legata a S. Francesco per origini parentali.
“Quest’anno, 2015 – spiega il sindaco Pietro Salutari – la comunità dei frati e la cittadinanza tutta di Castelvecchio Subequo saranno onorate di ricevere l’offerta dell’olio e l’accensione della lampada da parte del Fondo Ambiente Italiano con la quale c’è perfetta condivisione nell’impegno per la tutela del nostro patrimonio culturale e ambientale, e segue la collaborazione avviata con le Giornate di Primavera che ha messo in risalto il patrimonio storico-artistico del nostro borgo”. “Siamo onorati di contribuire a questa iniziativa – afferma il delegato FAI Abruzzo e Molise Massimo Lucà Dazio – come riconoscimento del lavoro della nostra delegazione dell’Aquila recentemente rinnovata e fortemente impegnata a valorizzare le bellezze del territorio, con l’auspicio che questa iniziativa possa avvicinare alla partecipazione attiva alle nostre iniziative tutti coloro che hanno a cuore l’Abruzzo”.
Il FAI è stato anche attore principale nella “marcia del Creato”, l’evento che ogni anno si celebra alla fine di agosto: il percorso parte da Celano (luogo di nascita di Tommaso da Celano, biografo di San Francesco) e attraversa molti luoghi che hanno visto il passaggio e la presenza del Santo, per poi giungere al convento di San Francesco di Castelvecchio Subequo dove è conservato un reliquiario con il sangue delle stimmate del Santo.
LA CERIMONIA
Tutto comincerà con un lungo corteo che sfilerà per le vie del paese con i gonfaloni di diversi comuni abruzzesi. Alle ore 18 si procederà al rito.Il culmine della cerimonia di domani si avrà con l’ingresso in chiesa dell’offerente, seguito dai portatori della gerla contenente l’olio in dono.A seguire l’omelia, l’offerta dell’olio e l’accensione della lampada.