SI RISCHIA IL LAVORO ALLA “3G”, OPPOSIZIONE: “MA IL COMUNE LO IGNORA”
“Al grido di dolore delle maestranze della 3G, che vedono allontanarsi sempre più la prospettiva di mantenere il rapporto di lavoro, ha fatto seguito la mancanza di interesse dei rappresentanti politici”. Lanciano un appello i consiglieri di minoranza di palazzo San Francesco, “affinchè prendano posizione ed intervengano tempestivamente su una vicenda che, se non dovesse essere risolta, caratterizzerà in termini ancora più gravi la paurosa crisi occupazionale che segna la città di Sulmona e il suo hinterland”. Di Piero, Di Benedetto, Lucci, Santilli, Del Monaco e Pantaleo ricordano, in una nota, che lo scorso 4 agosto, il Consiglio comunale aveva approvato un ordine del giorno con cui si dava mandato al sindaco di promuovere, d’intesa con le rappresentanze istituzionali del territorio, una linea di dialogo e di confronto con la proprietà della Società “3G”, mirata ad evitare la risoluzione del rapporto di lavoro con oltre cento unità lavorative addette allo stabilimento sulmonese. “A circa due mesi dalla seduta del Consiglio Comunale ed in una fase in cui la vicenda dei licenziamenti alla “3G” è ulteriormente progredita al punto da connotarsi in termini drammatici” affermano i consiglieri “si deve, con rammarico, rilevare che il mandato attribuito al Sindaco dal Consiglio Comunale non è stato compiutamente realizzato: ad eccezione di alcuni contatti con la parte datoriale, non è stata assunta ancora nessuna iniziativa in merito alla sensibilizzazione delle rappresentanze istituzionali del territorio. Risulta, inoltre, che all’incontro tenutosi presso il Ministero del Lavoro lo scorso 23 settembre non fosse presente la Regione Abruzzo, in quanto non ancora investita della questione”. Sollecitano, infine, le rappresentanze del territorio, “affinché intraprendano, con la massima urgenza, nelle competenti sedi istituzionali, una linea di confronto e di dialogo con la proprietà della Società “3G” volta ad esperire ogni utile tentativo per scongiurare il licenziamento di 101 lavoratori in forza allo stabilimento sulmonese.”