NIENTE PIU’ FILM AL CINEMA PACIFICO, SBIC “GIUNTA RANALLI SI ARRENDE, NOI NO”
Niente più film sul grande schermo del “Pacifico”, e, nonostante gli annunci dell’amministrazione comunale, che si era detta pronta a restituirlo alla città in autunno (clicca), al termine del completamento del restauro del complesso di Santa Caterina, Sulmona resterà senza cinema. Questione di casse vuote a palazzo San Francesco. La struttura necessiterebbe almeno di 70 mila euro circa, per gli interventi di ristrutturazione, soprattutto finalizzati a modernizzare l’impianto di proiezione, con la digitalizzazione, e a sostituire le poltrone. Lo schermo al Pacifico è muto ormai dal 2011, dopo che per un anno fu gestito dall’associazione Sulmonacinema. Poi nessuna proiezione regolare, salvo qualche eccezione negli anni e in occasione del film festival di Sulmonacinema fino al 2013, dato che l’ultima edizione è emigrata altrove e in forma ridotta: senza festival. (clicca). Che resterà una struttura culturale a disposizione della città, concentrata in prevalenza nell’utilizzo polivalente anzichè nella naturale finalità cinematografica lo ha annunciato l’assessore comunale Luciano Marinucci in un’intervista a Il Centro, spiegando che saranno attuati gli interventi per la digitalizzazione, ma con l’obiettivo di rendere fruibile la sala per festival e rassegne.
“Rassegnazione, non rassegna”, replica il movimento “Sulmona Bene In Comune”, commentando in una nota che “la giunta Ranalli si è di nuovo arresa, senza nemmeno provare a combattere: il cinema Pacifico resterà chiuso”. Secondo Sbic nè l’assessore “ai piccoli eventi” né le “forze giovani” del Consiglio Comunale “sono state in grado di imbastire nemmeno un’ipotesi sul da farsi. Sono ormai 28 mesi che l’Amministrazione ripete la litania delle carenze del bilancio, adducendo questo come unico motivo ostativo a qualunque iniziativa. Eppure questa non è una sorpresa” continuano i rappresentanti del movimento, rappresentato in aula consiliare da Alessandro Lucci. “Che le risorse fossero scarse si è sempre saputo e, proprio per questo, chi si è candidato ad amministrare la città non può e non deve portarlo come giustificazione. Nel contempo però il Sindaco domenica ha ripetuto che il Comune sta puntando sulla cultura come elemento per lo sviluppo. Di quale cultura parli ce lo deve ancora spiegare.” Aggiunge poi che Sbic “non ha la bacchetta magica da agitare per risolvere i problemi. Siamo convinti, però, che la socializzazione delle ipotesi di soluzione e l’attivazione di meccanismi virtuosi di partecipazione, anche finanziaria e di lavoro dei cittadini, potrebbero aprire spiragli perché Sulmona possa tornare a produrre cultura e non solo a “consumarla”. E la riapertura della sala cinematografica diventerebbe strategica in questa prospettiva”. Non ci sta Sbic a rassegnarsi e continua la battaglia. “Basterebbe guardarsi un po’ attorno, per vedere quello che succede oltre le mura anguste ranalliane. Si cercano nuove strade per continuare ad offrire un’alternativa per chi non si rassegna al pop corn gigante delle multisala: l’alternanza di spettacoli teatrali con le proiezioni cinematografiche, le rassegne a tema ed i cineforum, soltanto per citarne alcune. Perchè in fondo non sempre un cambiamento è sinonimo di miglioramento, no?”