CENTRALE SNAM, L’IRA DEI COMITATI: “COLPA DELL’INCONSISTENZA POLITICA”
Sono furiosi i comitati ambientalisti di Sulmona che criticano duramente gli esponenti politici: “abbiate almeno l’umiltà di riconoscere che se la centrale di compressione si farà a Sulmona – come è ormai certo – la colpa è solo della vostra inconsistenza politica”. All’indomani dell’incontro nella sede romana della Presidenza del Consiglio, in cui la Snam ha ribadito che la centrale di spinta del metanodotto Brindisi-Manerbio, sarà realizzata a Sulmona, in località Case pente, i comitati considerano “il contentino, la genialata o meglio la bufala della “centrale ad impatto zero”, tirata fuori “dopo gli incontri che si sono succeduti, come in una sessione da “brainstorming da brivido”. “I “nostri” rappresentanti istituzionali, con D’Alfonso in testa” proseguono i comitati “continuano a turlupinare i cittadini spacciando per una mezza vittoria il loro completo fallimento sulla vicenda Snam”. “Anche ammesso che sia possibile realizzare la stravagante idea di una centrale di compressione elettrica anzichè a gas, che soluzione sarebbe? E’ questo l’obiettivo per il quale si sta lottando ormai da quasi otto anni? Chi annuisce e presta il fianco ad un’idea del genere pensa forse che tutti i cittadini hanno l’anello al naso? Si rendono conto, costoro, che accettare la centrale anche fosse “ad impatto zero” (???) significa accettare il metanodotto in territori altamente sismici, come la Valle Peligna e gli Appennini? Significa collocare sotto i nostri piedi una potenziale ed enorme bomba? L’esplosione di Mutignano di Pineto, del marzo scorso, non ha insegnato proprio nulla?”. I comitati per l’Ambiente evidenziano quindi, l’alto impatto ambientale e paesaggistico che avrà la centrale all’imbocco del Parco nazionale della Maiella. Lo stesso cimitero di Sulmona è a rischio, con ben 4 tubi paralleli di un metro e 20 ciascuno che passerebbero ad una distanza di circa 300 metri dal luogo sacro.
Non possiamo prendercela con la Snam, che punta solo a fare profitti, nè con il Governo nazionale, totalmente asservito agli interessi delle multinazionali del petrolio e del gas. Ma da chi è stato eletto per difendere i sacrosanti diritti del nostro territorio”. “Nessuna efficace iniziativaa livello politico ed istituzionale. Nessuna vera azione di contrasto, a livello tecnico e legale. Nessuna proposta alternativa rispetto ai diktat congiunto Snam-Governo. Addirittura la Giunta è arrivata a rinnegare le leggi approvate al riguardo dal Consiglio regionale. Prendiamo atto che ormai non ci sono più alibi: chi doveva difendere il territorio ha gettato definitivamente la spugna – concludono i comitati cittadini – Ma almeno abbia la decenza di non continuare ad ingannare i cittadini. Per parte nostra la vicenda non si chiude qui. Con tutti i mezzi legali e democratici continueremo la battaglia contro un “corpo estraneo”che, non solo non porta nulla di positivo, ma rappresenta un pesante fardello per la vita e il futuro della nostra comunità.