SCUOLA DE NINO-MORANDI, OPPOSIZIONE CRITICA INERZIA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Nulla è cambiato per la scuola De Nino-Morandi, che giace da un anno vuota, nonostante le promesse che gli studenti, traslocati all’Itis di Pratola Peligna, sarebbero tornati dopo pochi mesi. All’inizio di un nuovo anno scolastico, incalza la minoranza di palazzo San Francesco, criticando “l’inerzia” dell’amministrazione comunale e polemizzando per la mancata risposta all’interpellanza che due consiglieri presentarono lo scorso giugno chiedendo quali iniziative fossero state assunte per il ripristino delle condizioni di sicurezza dell’istituto e  sollecitando Comune e Provincia a trovare una soluzione alternativa a Pratola, visto che i tempi si stavano allungando, richiedendo, inoltre, di conoscere i tempi per tornare nella scuola a Sulmona.  “Per evitare di scrivere l’ennesima pagina negativa  di storia politica ed amministrativa (ripetendo i grossolani ed  inescusabili errori che hanno segnato la vicenda del Liceo Classico)” sostengono i consiglieri Gianfranco Di Piero, Mimmo DI Benedetto, Luigi Santilli, Alessandro Pantaleo, Daniele Del Monaco, Alessandro Lucci e Luigi La Civita, sottolineando che  “si rende assolutamente necessario che l’amministrazione comunale superi la fase di inerzia e di inconcludenza  che finora, su questo ed altri problemi, hanno  caratterizzato il suo agire ed operi concretamente e costruttivamente al fine di evitare che la città subisca questa ulteriore penalizzazione”. Aggiungono i consiglieri che la “recente conferenza stampa del Dirigente Scolastico e di alcuni componenti del corpo docente ha confermato  la sostanziale inerzia dell’Amministrazione Comunale e dell’Amministrazione Provinciale e il Dirigente Scolastico ha attribuito  al disinteresse dei predetti enti la situazione di “empasse” in cui versa la questione, rimproverando  l’assenza di concrete iniziative e il mancato riscontro alle reiterate  sollecitazioni formulate dall’autorità scolastica”. Ribadiscono, infine, che “in un momento storico così delicato e segnato da continue ed inesorabili spoliazioni, in un frangente di così grave crisi economica, gli atti e le omissioni della  “cattiva politica” non possano e non debbano continuare a riverberarsi a danno dell’interesse cittadino e della comunità sulmonese. L’allontanamento da Sulmona dell’Istituto Tecnico realizza una tangibile lesione delle prerogative della Città e degli interessi dei suoi operatori economici.”