BUCHE SULLE STRADE, GIANNANDREA: ” TUTTA COLPA DELLA SACA”

Si accende lo scontro tra Comune e Saca. A dare fuoco alle polveri, nei rapporti tra i due enti, è il consigliere comunale Valerio Giannandrea, esponente di Pronti per cambiare, gruppo della maggioranza. “Il sindaco Giuseppe Ranalli chieda alla società Saca i bilanci degli ultimi tre anni al fine di verificare interventi ed investimenti effettuati in relazione alle entrate vincolate come da percentuale tariffaria stabilita”. Questo chiede Giannandrea che inoltre ripropone l’annosa questione “necessaria e non più rinviabile, della rideterminazione dell’intero assetto aziendale”. “Un fatto essenziale – spiega l’esponente di maggioranza – da un punto di vista gestionale in quanto un servizio talmente importante e su così vasta scala non può essere gestito da una sola persona al comando, ma da una pluralità di persone estremamente competenti in materia che rendano il servizio idrico efficiente ed efficace sotto il profilo economico e tecnico e da un punto di vista Societario con quote proporzionali alla partecipazione di ciascun singolo comune al fatturato complessivo aziendale”. L’offensiva del consigliere comunale prende spunto dalle quotidiane denunce dei cittadini sullo stato di degrado che riguarda condotte idriche e fognarie, con danni conseguenti alle strade e alle abitazioni in caso di pioggia. “La mancata programmazione di interventi di manutenzione ed investimenti in città, da parte di Saca spa determina da una parte un’ingente perdita di risorse idriche ed inquinamento e dall’altra evidenti danneggiamenti alle pavimentazioni stradali con gravi pericoli al regolare e sicuro transito di pedoni, ciclisti ed autovetture” sottolinea Giannandrea che ricorda come “avvallamenti, dissesti, buche e quant’altro sono annosi problemi ai quali la nostra Amministrazione sta ponendo rimedio con investimenti già deliberati e finanziati per un ammontare di circa un milione di euro”. Invece “Saca nonostante abbia all’interno della propria tariffa autorizzata dalla A.T.O., una quota percentuale destinata agli investimenti, è completamente assente sul territorio cittadino se non con sporadici interventi urgenti concernenti la riparazione di rotture a cui non può obbligatoriamente sottrarsi”. E Giannandrea lancia accuse all’amministrazione della società acquedottistica. “Il riproporsi di lavori di manutenzione sempre sulle stesse condotte, genera un grave dispendio di risorse pubbliche cui si potrebbe ovviare con programmi di investimento di medio e lungo periodo per la loro definitiva sostituzione – spiega il consigliere comunale – purtroppo assistiamo ad una gestione amministrativa di SACA s.p.a. poco lungimirante, poco attenta alle necessità di Sulmona e sempre più emergenziale. Ci chiediamo a questo punto quali sono gli investimenti per Sulmona? Dove sono previsti?”. Un esempio clamoroso è quello di viale Stazione. “Dove i lavori di ammodernamento della rete fognaria e idrica sono fermi per mancanza di fondi da parte di Saca, impedendo all’amministrazione comunale di intervenire per il rifacimento del manto stradale visto e considerato che le continue perdite riproporrebbero dopo pochi mesi gli stessi identici problemi. La stessa cosa avviene su numerose altre arterie stradali cittadine”. E Giannandrea, sferrando un ultimo attacco, sostiene che questa “è la dimostrazione della gestione di una società, erogante un servizio pubblico, molto poco equilibrata nella programmazione degli interventi fra i territori, con un Amministratore Unico sordo altresì al continuo sollecito ad una proporzionale rideterminazione delle quote societarie ed incapace di salvaguardare le risorse regionali destinate per l’implementazione degli impianti in essere. Non si capisce come mai, Sulmona, partecipando all’intero fatturato conferendo risorse pari al 50%, abbia una quota societaria del 5.2%.”.