CENTRALE SNAM, LUNEDI IL GOVERNO DECIDE. COMITATI “POLITICI IN SILENZIO IMBARAZZANTE”
Lunedì 14 settembre, sono stati convocati a Roma, nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, i rappresentanti di Regione, Provincia e Comune e, con ogni probabilità, il Governo Renzi comunicherà la decisione di autorizzare la costruzione della centrale di compressione Snam a Sulmona. Una data questa scaturita dalla riunione del 20 luglio scorso in cui, per la prima volta, il Presidente D’Alfonso ha partecipato alla convocazione presso la PCM. Nel frattempo avrebbero dovuto aver luogo due incontri, tra Regione Abruzzo e Snam, al fine di individuare una eventuale localizzazione alternativa rispetto a Case Pente di Sulmona. “Dal 20 luglio ad oggi, sulla questione è sceso un blackout totale” affermano i comitati ambientalisti in una nota “Non sappiamo nè se gli incontri ci sono stati e cosa ne sia scaturito, nè se la Regione ha avanzato qualche proposta. I cittadini sono stati tenuti all’oscuro di tutto e nessuna delle condizioni da noi evidenziate risulta realizzata, come la condivisione con il territorio della proposta alternativa, la riunificazione dei procedimenti autorizzativi di centrale e metanodotto, l’individuazione della soluzione alternativa al di fuori della dorsale appenninica, l’istituzione di un tavolo tecnico che possa lavorare sul problema per almeno 6 mesi. Nulla. Cosa si nasconde dietro il silenzio dei rappresentanti politici ed istituzionali? Forse la riservatezza per una soluzione che, come un coniglio dal cilindro, il giocoliere D’Alfonso tirerà fuori lunedì 14 oppure, come noi purtroppo temiamo, questo silenzio imbarazzante copre l’assoluto vuoto di iniziative esprimendo l’evidente inadeguatezza ed incapacità della “nostra” classe politica? Eppure, quanto al nostro territorio, non si può dire che esso sia scarsamente rappresentato: dove sono il Sindaco di Sulmona, la Parlamentare, il Presidente della Provincia e il Consigliere regionale? Dove si son fatti “teletrasportare” pur di eludere la questione Snam? aspettano, come stanno facendo, che Renzi imponga le sue decisioni per poi, magari, sostenere persino che hanno fatto tutto il possibile per evitare questo scempio al territorio! La verità è che la vicenda Snam è stata cancellata dall’agenda politica di tutti questi personaggi, che da tempo hanno rinunciato a combattere contro il governo nazionale, sostenitore della multinazionale e del suo scellerato progetto. Tutti, disciplinatamente, seguono la “consegna” del Presidente D’Alfonso: non disturbare il timoniere Renzi. Del resto” continuano i comitati ” lui per primo ne ha dato l’esempio. Il 25 agosto scorso, a l’Aquila, il Governatore della Regione si è dato molto da fare nell’elogiare il Presidente del Consiglio al quale ha presentato, diverse richieste, ma è stato molto attento a non toccare temi che avrebbero potuto turbare l’idillio col “capo”. Così nessun riferimento esplicito è stato fatto alle problematiche ambientali dell’Abruzzo da D’Alfonso, che si è guardato bene dal fare anche solo un accenno a temi come il metanodotto con la centrale Snam e le trivellazioni in Adriatico. Cosa dobbiamo aspettarci di diverso e di più da chi aveva pomposamente dichiarato che mai sarebbe diventato il cameriere dello Stato e che, di fronte al nuovo “Re”, che sta smantellando le garanzie costituzionali e svuotando la democrazia nel nostro Paese, si comporta come un vassallo?”