I PRATOLANI RINNOVANO LA TRADIZIONE DEL PELLEGRINAGGIO AD ANVERSA
Devoti di Pratola Peligna in pellegrinaggio, domenica mattina, dalla loro cittadina fino ad Anversa degli Abruzzi. Venti chilometri, a piedi, per rinnovare un’antica suggestiva tradizione risalente al periodo della Grande Guerra. Saranno circa un centinaio i pratolani in pellegrinaggio, tra i quali i rappresentanti del comitato dei festeggiamenti in onore della Madonna della Libera, patrona di Pratola. Gran parte di loro rinnoverà la tradizione più antica mettendosi in cammino, alle 5 di domenica mattina, dalla chiesa pratolana della Madonna della Neve. Quattro ore all’incirca di viaggio, attraverso la periferia di Sulmona. Poi passando per Torre dei Nolfi, frazione di Bugnara e costeggiando il piccolo santuario di S.Giuseppe, i pellegrini arriveranno ad Anversa, intorno alle 9. Alle porte del piccolo paese della Valle Sagittario, come sempre, i pratolani saranno accolti da un folto gruppo di devoti anversani scambiandosi saluti e simbolici doni, in atto di devozione alla tradizione che vuole accomunati pratolani e anversani in occasione della festa patronale della Madonna della Consolazione, venerata ad Anversa. La parte restante dei devoti pratolani, soprattutto anziani e bambini, invece raggiungerà Anversa in autobus. Al rito dell’accoglienza saranno presenti anche gli amministratori comunali dei due centri. La tradizione affonda le sue radici in un episodio che ha del miracoloso e che avvenne negli ultimi tempi della Grande Guerra. Una donna di Pratola, assai devota alla Vergine, era preoccupata per le sorti del marito, militare al fronte. Invocò a lungo la Madonna fin quando una notte la Vergine le apparve in sogno, rassicurandola dell’imminente ritorno del coniuge, sano e salvo. Ma Maria chiese a questa devota di recarsi ad Anversa, per rendere omaggio alla sua immagine. Svegliatasi dal sonno la donna ebbe la visione di un altare con l’effigie della Vergine. Il giorno dopo, narrato il fatto ad alcune amiche più strette, la donna decise di recarsi ad Anversa insieme a loro. Entrando nel santuario anversano della Madonna delle Grazie fu grande lo stupore della donna che vide la stessa immagine a lei apparsa dopo il sogno. Il marito qualche tempo dopo tornò dal fronte, incolume. Da quel momento ebbe inizio una tradizione mai cessata che ogni anno caratterizza la festa anversana, carica di commozione, in particolare per quanti assistono all’arrivo dei pellegrini di Pratola. Fino agli anni Sessanta i pellegrini pratolani giungevano ad Anversa la sera del sabato, vigilia della festa, pernottando in chiesa. Poi con il tempo il pellegrinaggio è stato limitato alla sola giornata della domenica.