MOBBING, FUNZIONARIO CHIEDE RISARCIMENTO AL COMUNE

Un’altra tegola cade sull’amministrazione comunale. Un ricorso per mobbing con annessa richiesta di risarcimento dei danni è stato presentato al Tribunale di Sulmona dai legali del funzionario Giancarlo Colaprete. Il ricorso si fonda sul trasferimento del funzionario dal settore Cultura al Demanio e Patrimonio. Il trasferimento venne disposto nel 2011 dall’allora segretario generale del Comune, Angela Graziani, durante il mandato della giunta comunale guidata dal sindaco Fabio Federico. Il ricorso, presentato per l’ipotesi di mobbing per demansionamento, sarà esaminato dal giudice del lavoro. Così per il Comune non c’è due senza tre. Il risarcimento dei danni chiesto dai legali del dottor Colaprete si aggiunge ai due analoghi ricorsi, per motivi diversi, presentati dal maggiore Antonio Litigante, comandante della Polizia locale e dall’avvocato Guido Blandini. Sia il comandante che l’avvocato hanno chiesto il riconoscimento del ruolo di dirigenti, che di fatto hanno ricoperto per le mansioni svolte. Litigante ha avuto un primo risarcimento di 141.000 euro, per i primi quattro anni. Blandini ha chiesto un risarcimento complessivo per 450.000 euro. Adesso a questi due ricorsi si aggiunge quello di Colaprete. I legali però non ancora hanno quantificato la somma richiesta a titolo di risarcimento. Ancora una volta l’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Ranalli, suo malgrado, è costretta ad affrontare nodi ereditati dai predecessori.

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