MUNTAGNINJAZZ, RICHARD GALLIANO EMOZIONA IL NUMEROSO PUBBLICO NELL’ ABBAZIA (video)

A parlare è stata la musica, tra pathos ed intense emozioni suscitate dalla maestria del grande Richard Galliano, fisarmonicista francese di origini italiane, che la critica annovera tra i numeri uno al mondo. Il maestro della fisarmonica ha conquistato animo e cuore del pubblico sulmonese che, anche ieri sera, ha affollato la meravigliosa Abbazia celestiniana, facendo registrare soldout e segnando un altro successo per il Muntagninjazz festival.  Un concerto davvero di alto livello e di grande stile, durato poco meno di un’ora e mezza, in un’atmosfera resa ancor più suggestiva dalla stessa location. Erede francese dell’argentino Astor Piazzolla, suo amico e allievo, Galliano si è esibito insieme al Tangaria Quartet, formato da suo figlio Jean Christophe Galliano, alla batteria, e dai bravissimi musicisti Francois Arnaud al violino, Jean Marc Jafet al basso. Ha incantato il pubblico con la sensualità del tango,  esplorando un ricco ventaglio di musiche, pur restando legato al lirismo che è il tratto essenziale della sua personalità artistica. Una mescolanza di reminiscenze swing, melodie mediterranee, echi di valzer e Balladas per un melange di atmosfere  suggestive, piene di fascino, gioiose, malinconiche, sensuali, che rimandano alla migliore tradizione impressionista francese legata ai nomi di musicisti come Debussy e Ravel.

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Un susseguirsi di emozioni, ogni brano, ogni nota evocava nella mente del pubblico immagini di atmosfere magiche parigine, gitane, argentine. Doppio bis finale su richiesta del pubblico che ha applaudito a lungo e intensamente il maestro. “Avremmo voluto che non finisse mai, poche ore ma intense e meravigliose, pura musica di qualità” hanno commentato alcuni spettatori al termine dello spettacolo, felici di aver assistito a un grande concerto davvero di altissimo livello. 

Galliano è considerato da tutti un solista d’eccezione che continua ad esplorare un vasto ventaglio di musiche, senza mai abbandonare il lirismo che è tratto fondamentale della sua personalità artistica. Tangaria non è solo il nome dato al suo quartetto, di cui il maestro è il leader, ma anche del progetto incentrato sui diversi repertori del tango: dal Tango Nuevo argentino del suo maestro Piazzolla e dei grandi compositori argentini al genere francese della Musette, al quale lo stesso Galliano ha ridato nuova vita.

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Di poche parole sul palcoscenico, ma di grande disponibilità nel dialogare con la stampa, confermando quella qualità propria di Grandi Artisti dalla marcia in più anche nella vita privata.  “Una bella serata. Tornerò in Abruzzo. Ogni concerto è energia, una conversazione tra musicisti e pubblico” ha detto Galliano, nell’intervista (in italiano) in una stanza del complesso monumentale, a margine del concerto, sottolineando non solo la bellezza, ma anche la perfezione dell’acustica dell’Abbazia celestiniana.  Il maestro ha confessato il desiderio di voler ritornate a Sulmona in futuro, spiegando di non esser riuscito a visitarla ieri, poichè, appena arrivato, ha dovuto occuparsi del soundcheck e delle prove del concerto “Mi hanno detto che è una città bellissima. Con questo gruppo non suoniamo sempre insieme, abbiamo diverse formazioni, i musicisti sono di Nizza, c’era anche mio figlio e sono sicuro che per tutti loro questa serata sarà un bel ricordo” ha affermato, aggiungendo che la sua prossima tappa, in chiusura del suo tour, sarà Biarritz (Francia).  Sorride, Galliano mentre si congeda e, prima di salire sulla monovolume dai vetri oscurati, saluta i fans che lo hanno atteso nel cortile dell’abbazia di Santo Spirito al Morrone. Per una foto, per un autografo di un Grande Artista.

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