UNA SCUOLA NUOVA A PACENTRO CON UN INNOVATIVO MODO DI PROGETTAZIONE
Adatta a un paese montano con riduzione demografica, multifunzionale, innovativa, che sia anche centro civico e di raccolta in caso di emergenza. Sarà di questo tipo il nuovo complesso scolastico comprendente materna, elementare e media a Pacentro, che sorgerà nell’area nei pressi del cimitero (che attualmente funge da punto di convergenza per la popolazione in caso di terremoto o di emergenza), il cui progetto sarà presentato il prossimo 30 agosto dal team che fino al 6 settembre sarà presente in paese per workshop e ricerca al fine di individuare e studiare al meglio la tipologia dell’edificio scolastico adatto a molteplici esigenze, ascoltando anche genitori e bambini.Si parte da 640 mila euro, in collaborazione con Actionaid, il Miur, Usrc (Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere), la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Istituto di Ricerca didattica. L’incarico è stato affidato all’architetto Mario Cucinella di Bologna, il quale si avvale di una squadra di architetti e ingegneri per un Laboratorio di Architettura Partecipata. La scuola di Pacentro sarà tra i due poli scolastici abruzzesi (l’altro nascerà a Sassa) che realizzati con il progetto Lap, in quanto danneggiate dal sisma del 2009 e rientrano nel piano delle opere pubbliche di ogni Comune. “Non sarà una semplice scuola” annuncia il sindaco Guido Angelilli, “ma un luogo in cui avranno spazio anche le nostre tradizioni, come la lavorazione della pietra bianca, l’arte dei presepi, l’artigianato. Inoltre vogliamo capire bene che tipico di modello didattico è necessario adottare” continua il primo cittadino, precisando che si adotterà un modello di struttura pensato per i piccoli centri proprio come Pacentro. “Ad Ottobre il preliminare, a Dicembre l’esecutivo, e la scuola sarà pronta per il settembre 2016″ spiega Angelilli, aggiungendo che si cercherà di trovare altri fondi “pensando anche al crowdfunding con gli emigrati pacentrani nel mondo, disposti sempre a fare qualcosa per il nostro paese. Quello che è certo è che sarà un nuovo modello di scuola”.