CAMPO DI NOTE, EMOZIONI IN MUSICA AI PIEDI DELLA MAIELLA
Sarà inaugurata domenica 2 agosto, a Campo di Giove, la rassegna di musica “Campo di note”. Il primo concerto, come tutti gli altri in programma alle 21.30, nella chiesa di Sant’Eustachio, sarà dedicato alla musica di Vivaldi. A presentare “I concerti per archi” e “Le quattro stagioni” sarà l’Insieme strumentale di Roma, diretto dal violinista Giorgio Sasso, direttore artistico della rassegna. Ancora Sasso insieme a Michelangelo Carbonara, al pianoforte, sarà protagonista del concerto del 4 agosto su “Mozart a Parigi”. I concerti successivi, alternando repertori di musica di genere diverso, sono in cartellone per le date dell’otto agosto e quindi del 13, 21, 22, 29 e 30 agosto. Gli eventi sono stati presentati questa mattina, nello scenario di palazzo Nanni. “Un festival di musica da camera, senza steccati e senza regole” lo ha definito Sasso, dicendosi orgoglioso di questa idea, venuta dal dirigente di Poste Italiane, Paolo Faieta che ha trovato realizzazione già in due edizioni del festival, quest’anno alla sua terza candelina. Classica, jazz, pop, strumentale e vocale sono “accostate senza apparenti punti di contatto – ha concluso Sasso – che non siano quelli della piacevolezza e del buon gusto”. La rassegna è stata indicata dal sindaco Giovanni Di Mascio “come valido biglietto da visita per un centro, come Campo di Giove, che vuole confermare e consolidare la sua vocazione turistica, qualificando sempre più l’offerta turistica”. Ed il sindaco, all’unisono con Fabio Spinosa, della Conad Pingue che è tra gli sponsor dell’evento, ha esaltato “la sinergia tra istituzioni, imprese e volontariato” per investire sulla cultura, come veicolo di promozione del territorio. Anche Paolo Faieta, ideatore della rassegna, ha espresso apprezzamento e gratitudine agli amministratori comunali di Campo di Giove. “E’ di grande valore, che in tempi come questi, un’amministrazione comunale decida di investire sulla cultura, come mezzo di rilancio della realtà locale, colpita da una grave crisi che penalizza soprattutto le aree interne”. Coordinatore della presentazione di questa mattina e curatore dell’ufficio stampa dell’evento il giornalista Roberto Vena, che ha sottolineato l’importanza della cultura come antidoto al rischio di desertificazione dei centri minori, tenuto conto che la crisi che viviamo è anche culturale, non solo economica. “Questa rassegna cresce e di certo potrà crescere se più stretto sarà l’abbraccio con la comunità locale” ha concluso Vena.