CENTRALE SNAM, 45 GIORNI PER L’ALTERNATIVA. SLITTA LA DECISIONE FINALE
Sulla centrale di compressione gas che la Snam vuole realizzare a Sulmona, ancora nessuna decisione definitiva è arrivata dalla riunione che si è svolta a Roma, presso la presidenza del Consiglio dei Ministri. “Sono state pianificate due riunioni, una in Abruzzo e l’altra a Roma, durante le quali sarà presentata questa nuova proposta su cui si cercherà la condivisione delle parti in campo, ovverosia il governo, la società ed i territori”. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale Mario Mazzocca, presente insieme al sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, al presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentis, al presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, e al vicepresidente Giovanni Lolli. L’obiettivo della riunione era verificare le eventuali possibilità circa il superamento del diniego all’intesa formulato ormai da tempo dalla Regione Abruzzo. La procedura presso la Presidenza inerisce esclusivamente il sondaggio circa le condizioni per l’intesa sul progetto presentato e solo su di esso. “L’elemento di novità – ha detto Mazzocca – è stata la richiesta, formalizzata direttamente dal Presidente D’Alfonso, di differire il procedimento di 45 giorni affinché la Regione possa esercitare il proprio diritto di formulare una propria specifica proposta in ordine alla variazione di ubicazione della Centrale Snam. Una proposta alternativa che si richiede essere connotata, oltre che da un adeguato livello di reale praticabilità, anche da un opportuno e necessario processo di coinvolgimento delle realtà locali. Una proposta che, pur se giunta ‘in extremis’ o in ‘Zona Cesarini’ – come l’ha definita il direttore generale del Mise Dialuce -, si ritiene possa ancora operativamente incidere nel processo di approfondimento tecnico-amministrativo del progetto in questione”. Sulla ferma posizione espressa dalla Regione Abruzzo, che ha comunque trovato la convergenza dei pareri di tutti gli intervenuti, alcuni hanno rimarcato il fatto che fin dall’inizio delle ufficiali espressioni sul progetto, per 10 anni (2005-2014) la Regione sia stata continuamente assente dai tavoli decisori del relativo procedimento tecnico-amministrativo. La riunione si è conclusa con l’impegno congiunto di tenere la successiva seduta a Roma il prossimo 14 settembre per la celebrazione della conferenza decisoria.
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