VASTA OPERAZIONE ANTIDROGA, 5 ARRESTI. PERQUISIZIONI ANCHE A SULMONA
Ha interessato anche Sulmona la vasta operazione antidroga i carabinieri dell’Aquila, che questa mattina all’alba ha portato all’arresto di 5 cittadini, 1 di nazionalità marocchina e 5 albanese, accusati, a vario titolo e in concorso tra loro, di produzione, traffico e spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana. Le indagini sono state condotte dai carabinieri dell’Aquila in collaborazione con i colleghi di Sulmona, Castel di Sangro, Frascati, Avezzano e il nucleo cinofili di Chieti. Le perquisizioni sono state allargate anche nel capoluogo peligno, dove però non sono scattate le manette. Alle 5 del mattino tra l’Abruzzo e il Lazio gli arrestati sono finiti ai domiciliari, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale, ufficio Gip dell’Aquila, il 3 luglio. Si tratta di Leskaj Amarildo, 29enne albanese, domiciliato a Scoppito, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine; Lafsahi Anis, 25enne marocchino, domiciliato all’Aquila, disccupato, già conosciuto alle forze dell’ordine, Tocka Agron, 37enne albanese, residente a Pizzoli, operaio, anch’egli già noto alle forze dell’ordine. Cela Erando, 28enne albanese, residente a Roma, incensurato;Quamili Artan, 49enne albanese, residente a Roma, già noto alle forze dell’ordine. L. F., 23enne albanese, già domiciliato a Scoppito non è stato rintracciato ed è attivamente ricercato
Il provvedimento restrittivo scaturisce da una complessa ed articolata attività di indagine partita da settembre 2014 dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dell’Aquila, anche mediante minuziose attività tecniche, che hanno consentito di raccogliere importanti elementi probatori a carico degli indagati, accusati di essere dediti in concorso tra loro alla produzione, al traffico e alla vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, nell’area aquilana, il cui approviggionamento sarebbe avvenuto per lo più nell’area capitolina e quella marsicana. Durante l’attività investigativa sono stati sottoposti a sequestro grammi 500 di sostanza stupefacente del tipo hashish, grammi 130 di cocaina e grammi 2 di marijuana unitamente a materiale utilizzato per il taglio ed il confezionamento delle dosi nonché la somma complessiva di euro 855,00, ritenuta provento dell’illecita attività, ma molte di più risultano essere le quantità di stupefacente movimentate dal gruppo.
LESKAJ Amarildo è risultato sin dall’inizio personaggio di spicco, per la sua scaltrezza nonché per i contatti con soggetti malavitosi dell’area capitolina e non. Lo stesso si occupava personalmente e senza intermediari dell’approviggionamento della sostanza stupefacente del tipo “cocaina” nella capitale, avendo come principali referenti QAMILI Artan e CELA Erando. Il trasporto dello stupefacente, veniva effettuato – per eludere i controlli – con svariate autovetture intestate a soggetti incensurati, mentre la preparazione ed il confezionamento dello stupefacente da destinare allo spaccio al dettaglio, veniva svolta dai correi TOCKA Agron unitamente alla moglie, M.A. e LESKAJ Fatmir, gli ultimi due rispettivamente suocero e cugino di di LESKAJ Amarildo e quindi persone molto fidate. Altra figura di particolare rilievo è quella del LAFSAHI Anis, cittadino di origine marocchina, il quale oltre a collaborare con LESKAJ Amarildo, provvedeva autonomamente all’approvvigionamento della sostanza stupefacente del tipo “hashish” in Avezzano ed in tutto il territorio marsicano. Tutti gli altri indagati, anche quelli deferiti in stato di libertà e raggiunti comunque dall’informazione di garanzia, si occupavano dello spaccio al dettaglio e nel corso delle attività tecniche, per gli appuntamenti con i clienti, si servivano dei classici termini convenzionali.Nel corso delle operazioni svolte questa mattina, è stata altresì data esecuzione ad un decreto di perquisizione locale e personale, nei confronti di tutti gli indagati, sia colpiti dalla misura restrittiva che denunciati in stato di libertà, ai quali è stata notificata la relativa informazione di garanzia.
In particolare, durante le perquisizioni, è stata sequestrata la somma di 2 mila euro, tutte in banconote di piccolo taglio, che sarebbe ritenuta provento dell’illecita attività ed alcune dosi di hashish già confezionate e pronte allo spaccio. Leskaj Amarildo, già considerato personaggio di spicco, alla vista dei militari avrebbe tentato la fuga, secondo il racconto dei militari, al fine di sottrarsi all’arresto. L’uomo, dopo aver scavalcato una recinzione è stato però raggiunto dai carabinieri che lo avrebbero immobilizzato con non poche difficoltà. Pertanto Leskaj Amarildo, già destinatario della misura restrittiva, è stato arrestato in flagranza di reato anche per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida. Gli altri arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.