VENDESI IMMOBILI COMUNALI, NESSUNO LI VUOLE MA IL COMUNE RILANCIA
Un patrimonio di beni immobili che su carta supera gli 8 milioni e 700 mila euro a cui punta il Comune punta per fare cassa, ma i suoi immobili sembrano essere poco appetibili, tanto che in cinque anni nelle casse di palazzo San Francesco sono arrivati soltanto 300 mila euro a fronte dei 6 milioni previsti. La Giunta, dunque, ci riprova e rilancia. Varato il piano 2015 che prevede la vendita nuovamente di strutture che per anni non hanno mai destato interesse, tra cui l’ex mattatoio (960 000 euro), alcuni appartamenti nel centro storico (attualmente adibiti a case parcheggio e occupati da famiglie bisognose, via Vallecorvo, 80 mq 50.400; via Barbato 48 mq 144, 125.490 euro; via Serafini 13, mq 62.45, 50.200 eruo; via Fonte D’Amore 62mq 46.800 ) l’ex mercato coperto (via Atri, 995 000 euro), Palazzo Manara, ovvero il centro celestiniano con ristorante e camere viale Matteotti (3.500mila euro), struttura ricettiva vico Cascile mq 146 ( 91.444 euro), edificio via Probo Mariano (387.906 euro), locali commerciali piazza XX Settembre (1.484.800), capannone area artigianale (594.700), struttura in via D’Eramo acquisita dal demanio (10.400), rudere di fabbricato via Matteotti (63.070), fabbricato sede Ondatv (200.000 euro). Sembrerebbe comprensibile, dunque, che nessun acquirente abbia intenzione di investire su immobili già occupati a titolo gratuito, o quasi. Un piano che non sembra discostarsi di molto da quello della precedente amministrazione. Secondo l’assessore comunale al patrimonio Luciano Marinucci, come ha spiegato a Il Centro, “Il piano di alienazione immobiliare prevede la vendita di immobili che al Comune non servono, certo ci rendiamo conto che si tratta di proprietà poco appetibili ma comunque un eventuale incasso, seppur minimo, servirebbe al Comune per implementare le entrate”. Secondo i dati risalenti agli anni precedenti, ma non aggiornati, il Comune possiede un patrimonio immobiliare per oltre 40 milioni di euro, ma che non produce reddito, piuttosto pesa sulle casse per 500 mila euro l’anno, finalizzata alla manutenzione, che nella maggior parte dei casi si tratta di case parcheggio e sedi di associazioni. Una spesa troppo alta. Lo scopo sarebbe quello di finanziare opere pubbliche con il ricavato delle vendite degli immobili. “Bisogna anche valutare l’avvio di un progetto di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune a fronte delle proprietà acquisite dal Demanio” spiega ancora l’assessore “al riguardo, è necessario aprire un dibattito con i soggetti coinvolti e i cittadini per l’utilizzo di strutture che rappresentano per la città un’opportunità per migliorare l’offerta culturale e turistica”.