NON PARTONO I LAVORI MESSA IN SICUREZZA SCUOLE DI PRATOLA, OPPOSIZIONE CRITICA AMMINISTRAZIONE
Ancora nessun cantiere aperto per l’adeguamento sismico delle scuole di Pratola Peligna i consiglieri comunali di opposizione attaccano la Giunta. “Ad oggi l’amministrazione PD non ha ancora prodotto i progetti definitivi della messa in sicurezza dei nostri edifici scolastici, non ci sono bandi per l’ assegnazione dei lavori e abbiamo la certezza che nei prossimi 2 anni nulla verrà fatto per garantire strutture pubbliche scolastiche sicure.” E’ quanto affermano Antony Leone e Antonio Di Nino, del gruppo Pratola Innanzitutto Pratola Soprattutto. I due ricordano che risale al 14 febbraio 2012 la delibera del commissario Delegato per la ricostruzione Gianni Chiodi con cui venne rimodulato l’importo del finanziamento progetto ” Scuole d’Abruzzo Il Futuro in Sicurezza” decreto 89/2011 e al Comune di Pratola Peligna vennero assegnati definitivamente 4,8 milioni di euro a fronte di 6 milioni di euro richiesti. “Nonostante venne certificata la riduzione del finanziamento” sostengono i due consiglieri “la maggioranza Vivere Pratola durante la campagna elettorale del maggio 2012 illuse i cittadini Pratolani con manifesti e propaganda che annunciavano la realizzazione di un polo unico scolastico”. Ricorda l’opposizione che in tre anni l’amministrazione “cambia indirizzo e procede nella direzione della messa in sicurezza degli edifici scolastici esistenti, come ampiamente sostenuto dalla lista Pratola Innanzitutto Pratola Soprattutto”. Criticano Leone e Di Nino che “resteranno scuole non a norma, nonostante nel bilancio 2014 del Comune il finanziamento di 4,8 milioni di euro viene regolarmente contabilizzato nelle entrate” Commentano, infine, “siamo molto dispiaciuti, perché siamo consapevoli che un’ennesima opportunità per Pratola subisce un rallentamento dovuto a scelte politiche amministrative sbagliate. Fallisce la ricostruzione pubblica scolastica perché oggi la maggioranza scopre che tale cifre non è sufficiente né per realizzare il polo, né per mettere in sicurezza i plessi esistenti, lo scopre solo oggi, nonostante le dotazioni finanziarie di cassa sono disponibili agli enti attuatori da oltre tre anni. Denunciamo la completa assenza di organismi consiliari di vigilanza e controllo non previsti dal nostro regolamento, e non voluti dalla maggioranza, che si rifiuta da anni di regolamentare e disciplinare l’attività dei consiglieri che operano spesso solo con le indicazioni del Tuel. Non è accettabile che in un comune di 8.000 mila abitanti non vi siano le commissioni di vigilanza e controllo previste in oltre il 65%dei comuni italiani.”