FUGGITI DA SULMONA, IL VIAGGIO DI CINQUE PROFUGHI SI E’ FERMATO SULLA STATALE 17
Si erano allontanati dalla Casa che li ospitava a Sulmona, probabilmente spinti dal desiderio di raggiungere altre città, magari europee, forse diretti verso nord passando per la vicina Pescara. Per ricongiungersi a familiari, parenti, amici o semplicemente per completare quel viaggio della speranza intrapreso sui barconi nel Mediterraneo, scampando alla morte. La tappa sulmonese probabilmente non era l’obiettivo, così cinque giovani nordafricani si sono incamminati a piedi arrivando a Popoli. E’ lì che, lungo la Statale 17 che conduce al paese, sono stati fermati nel primo pomeriggio di oggi dai carabinieri del posto, i quali, insieme alla polizia municipale e all’aiuto di un’interprete, hanno provato ad ascoltarli, non senza difficoltà per capire la vicenda. Dopo aver fatto i dovuti accertamenti e contattato la Prefettura dell’Aquila, i militari hanno verificato che si trattava di una parte del gruppo ospitato nei locali della Casa Santa dell’Annunziata nel capoluogo peligno, che ad oggi ne conta una trentina, dopo le ultime tranche di arrivi, da quel 6 maggio, quando l’appartamento in Corso Ovidio ha aperto le porte e il Comitato cittadino “Sine Solo” ha spalancato le braccia(clicca). I ragazzi, che hanno camminato dalle prime ore del mattino per 20 chilometri sotto il sole, dopo essere stati rifocillati dagli ospitali carabinieri, guidati dal capitano Antonio Di Cristofaro, sono stati riaccompagnati nella struttura sulmonese.