CENTRO ABRUZZO, PSI: UNITA’ E AMPLIAMENTO BACINO A POPOLI E CASTEL DI SANGRO
“Apprendiamo con piacere la costituzione di un comitato cittadino in difesa degli interessi del Centro Abruzzo. Purchè questo comitato sia pronto a collaborare fattivamente con le istituzioni e non a percorrere la strada pericolosa della loro delegittimazione”. Reclama l’unità di tutte le forze politiche e sociali del territorio il Partito Socialista sulmonese, per ottenere un riequilibrio del Centro Abruzzo e respinge ogni istanza massimalista, che pure in questi ultimi tempi pare agitarsi intorno a problemi gravi ed emergenze territoriali. “L’obiettivo del riequilibrio delle zone interne si ottiene solo se si riesce a creare un fronte compatto delle rappresentanze territoriali che comprenda tutti: i partiti, i sindacati, il consigliere regionale Andrea Gerosolimo, il presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, tutti i sindaci della Valle Peligna dell’Alto Sangro e del comprensorio Valpescara” chiarisce Franco Pingue, segretario cittadino del Psi. La delibera della giunta regionale, approvata il 12 giugno scorso, nella seduta tenuta all’Abbazia Celestiniana, frutto del lavoro dei partiti del centrosinistra, coordinati dal sindaco di Sulmona, ha costretto il presidente D’Alfonso e la sua giunta a ripensare la pianificazione territoriale e i flussi di finanziamenti” sottolinea Pingue. “La stessa delibera non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, una delibera che stabilisce gli indirizzi su cui lavorare – osserva l’esponente socialista – bisogna perciò che gli enti locali territoriali producano progetti esecutivi che abbiano valore di sviluppo del territorio e per quanto riguarda la sanità e i trasporti, compreso il punto nascite, è chiaro che bisogna allargare il bacino di utenza che comprenda accanto all’area di Sulmona anche quelle di Castel di Sangro e Popoli”.