GIUNTA REGIONALE A SULMONA, SLITTA CHIUSURA PUNTO NASCITE. 82MLN PER CENTRO ABRUZZO
Slittano i tempi di chiusura del punto nascite dell’ospedale di Sulmona e si aprono nuove prospettive per il rilancio del territorio. E’ questa la sostanza della delibera che la giunta regionale ha approvato questa mattina nella seduta tematica svolta all’interno dell’Abbazia celestiniana. “Risorse per ottantadue milioni di euro sono state già allocate in questo territorio – ha subito precisato il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso – in questo modo possono essere sostenute politiche di valorizzazione delle potenzialità del territorio, da quelle turistiche e culturali a quelle ambientali, fino a quelle occupazionali”. Premettendo di non agire secondo demagogia e populismo, l’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, ha ricordato che sulla base della pronuncia dell’Agenzia nazionale della sanità occorre attendere prima la messa in sicurezza del percorso nascite e quindi si può per ora soprassedere alla soppressione del punto nascite. Ma l’assessore ha allargato il suo discorso alla creazione di un polo ortopedico-traumatologico nell’ospedale sulmonese capace di attrarre un potenziale di 700.000 utenze, dato dalla massa turistica dell’area dei bacini sciistici dell’Alto Sangro, comparto che per ora copre il 75% del fabbisogno regionale. Attenzione l’assessore ha volto anche alle specialità riguardanti la solitudine e le malattie dell’età senile. “Ma perché l’ospedale SS.Annunziata sia classificato come ospedale di primo livello, dotato di cinque specialità, occorre anche un ampliamento del bacino di utenze – ha spiegato l’assessore – che va portato dagli attuali 50.000 abitanti a 80.000”. Un’operazione che sarebbe possibile aggregando anche i territori dell’Alto Sangro e dell’Alta Valpescara. In futuro l’operazione auspicata potrebbe essere agevolata dalla creazione di un’Azienda sanitaria unica in Abruzzo. Assicurazioni sono state date dall’assessore Paolucci anche per il Centro autistico di Pratola Peligna. Il vice presidente della giunta, Giovanni Lolli, ha ricordato come sia in corso l’esame della pratica legata ai fondi Fas, con 1 milione e 700.000 euro destinati all’area peligna. “Seguirò personalmente l’iter del collettore turistico” ha precisato quindi Lolli. Alla seduta ha preso parte anche il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio. Ma prima dei componenti della giunta sono intervenuti il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli e il presidente della Provincia, Antonio De Crescentiis, che hanno sottolineato l’importanza di scelte condivise con la Regione e hanno ribadito lo stato di grave crisi che affligge il Centro Abruzzo, chiedendo misure decise e immediate. Il vescovo Angelo Spina ha poi espresso la netta contrarietà della Chiesa diocesana alla chiusura del punto nascite, rilevando come l’area del Centro Abruzzo, se non saranno posti rimedi urgenti, sarà condannata alla desertificazione, con la popolazione in continuo invecchiamento e lo spopolamento progressivo dei centri minori del comprensorio. Il rappresentante del comitato civico in difesa del punto nascite, Luigi La Civita, capogruppo consiliare FI, ha ripercorso la vicenda del presidio da sopprimere, ricordando l’opera meritoria svolta dal comitato, nonostante anche atteggiamenti di denigrazione, venuti perfino dalle istituzioni. Infine il presidente del Tribunale, Giorgio Di Benedetto, ha ricordato come la crisi del comprensorio sia epicentro della crisi dell’intero Abruzzo, con emergenze che riguardano Tribunale, ospedale, lavoro. g.f.