AREA CELESTINIANA: TUTTO DA RIFARE, PRONUNCIA DEGLI UFFICI USI CIVICI DELLA REGIONE

L’area celestiniana è area di uso civico, quindi non è proprietà comunale. A dare ragione alle osservazioni dell’opposizione, riguardo alla delibera di affidamento dell’area, è stato il Dipartimento dello sviluppo economico e delle politiche agricole della Regione.. La risposta alle obiezioni sollevate dai gruppi consiliari di minoranza è venuta oggi dal Servizio di demanio civico con una nota firmata dal dirigente del servizio, Franco La Civita. Appare quindi un pasticcio quello commesso dall’amministrazione comunale e dalla burocrazia di palazzo S.Francesco che chiamerebbe in causa anche i predecessori del sindaco Giuseppe Ranalli. Ad annunciare le novità del caso, esploso nella seduta di Consiglio comunale del 20 maggio scorso, è stato oggi pomeriggio il capogruppo consiliare di Forza Italia, Luigi La Civita. In polemica con il sindaco, l’esponente di Forza Italia ha ricordato che “qui nessuno vuole fare sgambetti alla giunta comunale ma piuttosto è l’amministrazione comunale che fa sgambetti alla città”. Nella seduta consiliare nella quale venne esaminata la delibera di affidamento dell’area del Morrone all’associazione Celestiniana, dietro le osservazioni mosse dall’opposizione anche la maggioranza fu costretta ad innestare la retromarcia, congelando la delibera contestata. Per La Civita, alla luce della pronuncia degli uffici della Regione, occorrerà a questo punto procedere prima al mutamento di destinazione d’uso dell’area in questione, una volta definito il perimetro di quell’area, la destinazione che all’area si vuole dare e decisa la destinazione da dare all’immobile dello chalet. “Queste valutazioni e decisioni vanno fatte in tempi rapidi ed inserite nella programmazione urbanistica, procedendo ad una variante urbanistica specifica” ha spiegato La Civita, che ha ricordato l’importanza strategica dell’area celestiniana, a fini turistici e culturali. “Adesso sarebbe bene che l’ex edificio della scuola elementare della frazione di Badia venisse affidato all’associazione dei volontari delle frazioni e all’associazione Ampana – ha poi precisato il capogruppo FI – mentre per l’area celestiniana occorre procedere come detto, tenendo conto della natura giuridica dell’area”. Anche in passato sono state fatte operazioni sull’immobile, dato in fitto all’associazione Celestiniana, sono state accordate proroghe e messo all’asta quello stesso edificio dello chalet. “Sono tutti atti privi di legittimità in effetti – ha chiarito La Civita – commessi da più sindaci, detto apertamente sia di centrosinistra che di centrodestra”. Se sono stati commessi errori però una parte di responsabilità la portano anche i dirigenti comunali, che in questi anni si sono succeduti a palazzo S.Francesco. “C’è una responsabilità diffusa politica e burocratica – ha concluso La Civita – per questo certe delibere andrebbero ponderate meglio, favorendo il dibattito tra maggioranza e minoranza, non invece forzando le situazioni e chiudendosi davanti alle osservazioni di chi esercita la funzione di controllo dell’opposizione”.