“DE NINO-MORANDI”, SI ALLUNGANO I TEMPI PER RIAPERTURA. DI PIERO E PANTALEO INTERROGANO IL SINDACO
Si allungano i tempi per il rientro degli studenti, in trasferta al “Da Vinci” di Pratola, nell’istituto scolastico sulmonese, interrogano il sindaco i consiglieri di minoranza, Gianfranco Di Piero e Alessandro Pantaleo chiedendo che Comune e Provincia trovino una soluzione alternativa a Pratola. Quando i ragazzi dell’Itc e Itcg di Sulmona furono trasferiti all’Itis di Pratola, lo scorso ottobre (clicca), su decisione (contestata dagli studenti che scesero in piazza -clicca) della Provincia con l’avallo del preside, in seguito ai sigilli apposti dalla Finanza alla scuola, interessata dai lavori di messa in sicurezza finiti nel ciclone dell’inchiesta giudiziaria (clicca), fu assicurato dall’ex presidente della Provincia il rientro al “De Nino” e al “Morandi” entro dodici mesi (clicca), al quale fece seguito l’annuncio, nell’aula consiliare, di un progetto unico di adeguamento strutturale degli istituti tecnici “De Nino” e “Morandi” (clicca) . “Da quanto si è appreso dalle scarne notizie trapelate attraverso gli organi di stampa, sembrerebbe che non sia stato finora redatto alcun progetto mirato alla messa in sicurezza dell’immobile” scrivono nell’interrogazione i due consiglieri di opposizione “parrebbe, addirittura, che, nella interlocuzione in essere tra Comune e Provincia, si starebbe valutando, in quanto ritenuta più agevole, la scelta di procedere alla demolizione dello stabile e alla edificazione “ex novo” di un altro edificio scolastico”. I due consiglieri, ribadendo la propria convinzione dell’impossibilità di tornare su quei banchi di scuola il prossimo settembre, ricordano di aver, in passato, già “formulato il vivo auspicio che gli studenti dell’Istituto Tecnico non fossero costretti a subire la medesima, sciagurata sorte degli studenti del Liceo Classico “Ovidio””. Sostengono che “in un momento storico così delicato e segnato da continue spoliazioni, in un frangente in cui si parla di declassamento della città (determinato proprio dall’assenza di servizi primari), si è dell’avviso che gli atti e le omissioni della “cattiva politica” non possano e non debbano continuare a riverberarsi a danno dell’interesse cittadino e della comunità. Si ritiene che il forzoso allontanamento dell’Istituto Tecnico da Sulmona realizzi una tangibile lesione dell’immagine della città (che si vede reiteratamente privata di presidi istituzionali) e degli interessi dei suoi operatori economici (già vessati da una condizione di dannosa e ingravescente crisi economica). Pertanto, si ritiene, comunque, indispensabile porre in essere ogni utile iniziativa, d’intesa con l’Autorità Scolastica e con l’Amministrazione Provinciale, finalizzata, nel rispetto della promessa a suo tempo formulata, a verificare la concreta possibilità di consentire il ritorno a Sulmona delle attività didattiche afferenti all’Istituto Tecnico “De Nino – Morandi””. Chiedono che Comune e Provincia trovino “una soluzione alternativa a quella adottata nell’anno scolastico che volge al termine”. Di Piero e Pantaleo, dunque, presentano un’interrogazione con risposta urgente in aula, al fine di sapere “se la notizia in merito alla mancata progettazione risulti fondata, se l’Amministrazione Comunale abbia inteso assumere iniziative presso l’Amministrazione Provinciale finalizzate a conoscere lo stato di attuazione della procedura inerente il ripristino delle condizioni di sicurezza dell’immobile , i tempi certi per il rientro al De Nino e Morandi”. Chiedono, inoltre, di conoscere se l’Amministrazione Comunale abbia intenzione di assumere ogni utile iniziativa mirata a verificare la concreta possibilità che, dal prossimo anno scolastico, le attività didattiche del suddetto istituto possano essere espletate in un immobile ubicato nella nostra città”.