RIENTRATO ALLARME SOSPETTA MENINGITE PER DETENUTO. UIL CHIEDE CHIARIMENTI
Si tratterebbe di meningite di tipo virale, patologia non contagiosa. E’ l’esito dell’esame a cui è stato sottoposto un detenuto del carcere di Sulmona, ricoverato nell’ospedale di Chieti con una sospetta meningite batterica. Rientrato, dunque, l’allarme. Il paziente era stato trasportato d’urgenza nel reparto di rianimazione dell’ospedale chietino, dopo essere entrato in coma per una sospetta meningite. Le sue condizioni sono migliorate e gia’ domani potrebbe essere trasferito nel reparto malattie infettive del San Salvatore dell’Aquila. Chiede intanto chiarimenti ai vertici della Casa di reclusione il segretario regionale FF Uil Penitenziari, Mauro Nardella, il quale ha scritto al direttore Sergio Romice, affermando nella lettera che, nel caso in cui la meningite fosse stata sospettata dieci giorni prima “non si ha conoscenza di iniziative circa la profilassi seguita o da seguire al fine di salvaguardare l’intera comunità penitenizaria sia essa riferibile ai detenuti che a quella strettamente riguardante il personale ivi operante”. Chiede Nardella lumi urgentemente “in merito alla strada intrapresa nell’ambito della prevenzione ( utilizzo DPI, eventuale isolamento sanitario, etc), a quali rischi risulterebbe esposta l’intera popolazione presente all’interno del carcere e quali iniziative sono state intraprese per contenere, sempre che si tratti di meningite, eventuali ripercussioni di natura epidemica”.