CABINE TELEFONICHE COME BIBLIOTECHE DI STRADA PER LO SCAMBIO DI LIBRI
Trasformare le cabine telefoniche pubbliche, che dal prossimo 16 giugno saranno dismesse, in una sorta di biblioteche di strada è l’iniziativa promossa dall’Archeoclub di Sulmona in collaborazione con l’Agenzia per la Promozione culturale, custode già da tempo del “passalibro”, che, attraverso lo scambio libero dei libri, promuove e divulga il piacere della lettura. Lo stile è pressochè lo stesso del noto bookcrossing: chiunque può portare un volume affinchè venga trovato e letto da un’altra persona, che a sua volta potrà rimetterne in circolo un altro. La novità è stata presentata questa mattina, nei locali dell’Apc, dal presidente della sede sulmonese e consigliere nazionale dell’Archeoclub d’Italia, Alessandro Bencivenga, insieme al responsabile dell’Apc, Mario D’Eramo, e alla funzionaria, Italia Gualtieri. Non a caso è stata scelta la Giornata Mondiale del Libro, evento patrocinato dall’Unesco, istituito dal 1996, celebrato con numerose manifestazione. Primo a mettere a disposizione un volume, dando il via alla raccolta delle opere, che a Giugno saranno inserite nelle cabine telefoniche, obsolete e in disuso, è stato proprio Bencivenga, scegliendo Le “Poesie d’Amore” di Hikmet. “L’idea è nata dopo aver letto il manifesto affisso sulle cabine telefoniche in cui si annuncia la dismissione delle strutture il 16 giugno e si può contattare la Telecom nel caso si ha intenzione di utilizzarle. Così faremo. Abbiamo pensato alla biblioteca di strada, partendo oggi con una prima fase per riunire libri (tranne testi scolastici) così da arrivare a giugno con una piccola libreria da offrire alla città e a chiunque vorrà partecipare allo scambio” ha affermato Bencivenga, illustrando questa bella e interessante iniziativa che, sulla scia di altre città italiane e straniere, sicuramente arricchirà la città stimolando il piacere di leggere. Importante la collaborazione con l’ente regionale, come ha spiegato il presidente dell’Archeoclub, in quanto fungerà anche da quartier generale. “Abbiamo aderito con piacere a questa importante iniziativa che sta per partire. Saremo al fianco dell’Archeoclub per far sì che questa operazione culturale possa svilupparsi al meglio, nella convinzione che la cultura debba essere un servizio gratuito per il cittadino” hanno detto D’Eramo e Gualtieri, facendo il punto della situazione della struttura regionale che registra un aumento dell’afflusso degli utenti, soprattutto giovani, che utilizzano la biblioteca di piazza Venezuela (clicca per dati che evidenziano come in città la voglia di libri e di biblioteca sia diffusa), contando circa un centinaio di entrate al giorno e circa 5 mila persone nei primi 4 mesi del 2015. L’auspicio è quello di poter vedere tornare a vivere le biblioteche comunale Ovidio e del Liceo Classico, chiuse dal 2009 nello storico edificio inagibile e contenenti oltre 40 mila volumi, tra cui pregiate edizioni di opere ovidiane.
Sul tavolo oggi, insieme ai volantini della manifestazione #ioleggoperchè (secondo cui si possono attaccare ovunque post-it con scritta una citazione preferita tratta dal libro preferito, con autore e titolo), anche una rosa, che richiama la tradizione spagnola nella Giornata del libro, in cui l’uomo dona una rosa alla donna, la quale contraccambia con un volume.