DIECI PARTI IN CINQUE GIORNI, COSI’ SI DIFENDE IL PUNTO NASCITE

Dieci  parti in cinque giorni. La migliore difesa al punto nascite sulmonese arriva dalle mamme del Centro Abruzzo. Il numero elevato di nuove nascite testimonia, infatti, un’importante inversione di tendenza rispetto ai numeri fatti registrare lo scorso anno. “Siamo andati a controllare le registrazioni al reparto e abbiamo trovato questa bella sorpresa”, afferma Edoardo Facchini, responsabile regionale del Tribunale per i diritti del malato, “E questo nonostante ci siano problemi organizzativi, di personale e di sicurezza. La responsabilità della situazione in cui versa il reparto è di chi non è intervenuto prima,  altrimenti non staremo qui oggi a combattere questa battaglia. Noi ci auguriamo che le cose cambino, ma il problema è chiaramente politico e mi auguro che chi lo deve fare, si metta una
mano sulla coscienza e torni indietro da una decisione assurda che penalizza tutto l’Abruzzo interno”” Intanto in attesa dell’assemblea pubblica, prevista alle 18, nell’aula consiliare di palazzo S.Francesco il portavoce del comitato civico por punto nascita, Luigi La Civita ricorda che “la messa in deroga del punto nascita di Sulmona si basava nel 2012 e dovrà basarsi nel 2015 sulle condizioni orografiche a carattere montano del bacino d’utenza, sulle distanze e sui relativi tempi di percorrenza, come consentito dall’Accordo Stato – Regioni del 2010 ed attuato in altre realtà come per esempio Toscana e Friuli Venezia Giulia”. La Civita replica così all’assessore regionale Silvio Paolucci  che all’Ansa aveva affermato la chiusura del punto nascita dell’Ospedale di Sulmona si debba basare sul
decremento a base annua del dato di natalità. “Il dato annuo non è rappresentativo della varianza statistica che invece assume valore di riferimento su fasce temporali almeno triennali”, prosegue La Civita,
“Per quanto poi attiene alla sicurezza tanto pretesa, come se fosse assente nel presidio di Sulmona, si ricorda all’Assessore Paolucci che la relazione del dicembre 2014 del Comitato per la Riorganizzazione
dei Percorso Nascita è mancante del dato dei decessi espresso in termini percentuali che è poi l’unico adeguato a fornire l’indice di rischio rispetto al modello preteso”. La Civita si augura quindi,  che il Comitato Percorso Nascite Regionale, convocato per martedì prossimo a Pescara,  “possa finalmente tornare a lavorare con la dovuta
serenità al fine di riequilibrare la riorganizzazione dei punti nascita tenendo a riferimento le esigenze di un bacino d’utenza del Centro Abruzzo che ha la capacità di sviluppo, se adeguatamente potenziato,  fino ad oltre 800 parti”.  “Ci auguriamo  che la montagna non partorisca il topolino e che quindi martedì il Comitato Percorso Nascite non si limiti ad un mero slittamento della data di chiusura del punto nascita di Sulmona”, concludono dal comitato civico, “ma come promesso dal Presidente Luciano D’Alfonso abbia la forza di rivedere le ragioni del Centro Abruzzo affermando la sopravvivenza del Punto nascite.